Gedi fa utili soltanto con le radio e deve accantonare pure 22,6 milioni
Ora però il momento è arrivato. Gedi, il gruppo editoriale posseduto dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann.L’andamento di Gedi
Ci hanno messo un po’ di tempo a decidere il da farsi. Ora però il momento è arrivato. Gedi, il gruppo editoriale posseduto dalla Exor della famiglia Agnelli-Elkann, ha dovuto accantonare 22,6 milioni di euro in un fondo rischi per la presunta truffa ai danni dell’Inps dei prepensionamenti illeciti ottenuti dal gruppo tra il 2012 e il 2015, quando era ancora di proprietà dei De Benedetti e su cui il Gip del Tribunale di Roma ha imposto nel dicembre scorso il sequestro preventivo ai danni del gruppo Gedi di una somma pari a 38,9 milioni.
Per il tribunale sarebbe la quantificazione dell’ingiusto profitto ottenuto con i pre-pensionamenti “facili” dei dipendenti del gruppo. La notizia del maxi-accantonamento è contenuta nel bilancio 2021 del gruppo editoriale da poco pubblicato.
Gedi, che afferma la liceità del suo operato, era a conoscenza dell’inchiesta della procura capitolina già nel 2018. Evidentemente la mossa del sequestro preventivo da parte del tribunale ha indotto i vertici della società a disporre l’accantonamento preventivo dei fondi.
Il gruppo, come riporta il bilancio, starebbe predisponendo «un’istanza volta a ottenere una riduzione del sequestro, sottolineando gli errori della Guardia di Finanza nella quantificazione dell’asserito profitto illecito». Si vedrà come andrà a finire sul piano giudiziario.