Meta, non rinnova l'accordo di licenza con la Siae e cancella i brani
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MediaPrimo piano Gio 16 marzo 2023

Meta, schiaffo alla Siae: non rinnova l'accordo di licenza e toglie i brani

Il mancato rinnovo dell'accordo di Meta con Siae avrà come conseguenza che i contenuti sui social verranno bloccati. Meta, schiaffo alla Siae: non rinnova l'accordo di licenza e toglie i brani
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Nessun accordo tra Meta e la Siae

“Purtroppo non siamo riusciti a rinnovare il nostro accordo di licenza con Siae. La tutela dei diritti d’autore di compositori e artisti è per noi una priorità assoluta e per questo motivo, a partire da oggi, avvieremo la procedura per rimuovere i brani del repertorio Siae all’interno della nostra libreria musicale”. È con il candore del gestore della discoteca, che spegne la musica mentre tutti si divertono, perché si è fatto tardi, che un portavoce di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, annuncia la fine della musica italiana sul social.

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“Crediamo che sia un valore per l’intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano”, ha proseguito il portavoce aprendo ad un piccolo spiraglio: “Abbiamo accordi di licenza in oltre 150 paesi nel mondo e continueremo a impegnarci per raggiungere un accordo con Siae che soddisfi tutte le parti”. Il mancato rinnovo dell’accordo con Siae avrà come conseguenza che i contenuti verranno bloccati.

Ovvero, post e reel verranno silenziati, a meno che non si decida di sostituire l’audio con una nuova traccia musicale disponibile sul catalogo. I brani che non rientrano nel repertorio Siae continueranno, invece, a essere disponibili nella libreria musicale di Meta. 

La risposta della Siae a Meta

Ma la decisione unilaterale di Meta di escludere il repertorio Siae dalla propria library ha lasciato sconcertati gli autori ed editori italiani. “A Siae viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio. Tale posizione, unitamente al rifiuto da parte di Meta di condividere le informazioni rilevanti ai fini di un accordo equo, è evidentemente in contrasto con i principi sanciti dalla direttiva copyright per la quale gli autori e gli editori di tutta Europa si sono fortemente battuti – la replica della società italiane autori editori -. Colpisce questa decisione, considerata la negoziazione in corso, e comunque la piena disponibilità di Siae a sottoscrivere a condizioni trasparenti la licenza per il corretto utilizzo dei contenuti tutelati. Siae non accetterà imposizioni da un soggetto che sfrutta la sua posizione di forza per ottenere risparmi a danno dell’industria creativa italiana”.

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