Mondadori, utile a 52 milioni: la quota del Giornale ceduta a Paolo Berlusconi
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MediaPrimo piano Gio 16 marzo 2023

Mondadori, utile a 52 milioni: la quota del Giornale ceduta a Paolo Berlusconi

Mondadori chiude il 2022 con un utile a 52 milioni, il più alto negli ultimi cinque anni. Ceduta la quota del Giornale a Paolo Berlusconi Mondadori, utile a 52 milioni: la quota del Giornale ceduta a Paolo Berlusconi LIBRERIA MONDADORI MULTICENTER
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Mondadori, la quota del Giornale ceduta a Paolo Berlusconi

Mondadori ha firmato la cessione della quota del 18,45% ancora in sue mani della società See (Società europea di Edizione), editore del quotidiano Il Giornale, a Pbf, ossia la finanziaria che fa capo a Paolo Berlusconi che detiene le altre quote della società editoriale. Il direttore finanziario di Mondadori, Alessandro Franzosi ha spiegato in conference call con gli analisti che la valutazione complessiva del quotidiano milanese, che verrà ceduto entro il 30 giugno ad Antonio Angelucci, il re delle cliniche private che già detiene Libero e Il Tempo, è stata pari a 20 milioni di euro.

“La nostra quota- ha detto Franzosi– viene valorizzata 3,7 milioni di euro contro un prezzo di carico di 1 milione. E previsto però un meccanismo di aggiustamento basato sulla posizione finanziaria netta e sul capitale circolante netto di See alla data del closing a fine giugno”.  

Chiuso il 2022 con un utile di 52 milioni

 Il gruppo editoriale ha diffuso i risultati 2022 che ha visto ricavi a 903 milioni di euro, +11,8% rispetto al 2021, con un netto miglioramento del margine lordo cresciuto del 28,9%. La società, che vede presidente Marina Berlusconi e ad Antonio Porro, ha realizzato il miglior utile netto degli ultimi 5 anni pari a 52,1 milioni. Che vuol dire una crescita del  17,8% rispetto al 2021. La società ha dunque proposto un dividendo di 11 centesimi per azione (pari alla distribuzione agli azionisti di 28 milioni di euro) in crescita del 30% rispetto al 2021 che è stato pari a 8 centesimi per azione. In leggero miglioramento il debito pari a 177 milioni di euro. L’outlook per l’esercizio 2023 vede un ulteriore miglioramento con una crescita attesa dei ricavi, mentre il risultato netto è stimato in aumento del 10% circa ed il cash flow ordinario tra 60 e 65 milioni di euro.

“Puntiamo a superare il miliardo di ricavi – ha spiegato l’ad Antonio Porro – e siamo pronti anche a nuove acquisizioni se si prospetteranno le giuste occasioni ma non ci sono rimpianti per la scelta di Vivendi di trattare in esclusiva con Kretinsky per la vendita di Editis”.  Mondadori ha praticamente ceduto quasi tutte le attività sul fronte dei periodici concentrandosi sul core business: i libri trade e scolastica. La percentuali ricavi sui libri è pari infatti all’81% mentre la parte media pesa solo al 19%. Tra le criticità c’è stato l’aumento dei costi per carta e energia che la società ha compensato grazie alla decrescita del costo del lavoro e di altre partite.

Non sfondano gli e-book

Tra le curiosità la resilienza della vendita di libri cartacei (94,1%)  mentre gli e-book digitali non sfondano anzi la quota scende dal 4,7% del 2021 al 4,5% del 2022. Molto bene i primi due mesi dell’anno che ha visto un +18,4% nella vendita dei libri grazie anche al successo del libro “Spare” la confessione briografia del principe Harris.

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