Nuova strategia di Tim, guerra delle tariffe con gli operatori virtuali
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Media Gio 18 agosto 2022

La nuova strategia di Tim, guerra delle tariffe con gli operatori virtuali

Per la concorrenza i gestori hanno fatto del loro meglio. Per Tim la declinazione delle offerte nella telefonia porta a nuove tariffe. La nuova strategia di Tim, guerra delle tariffe con gli operatori virtuali Il logo Tim
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

Le nuove tariffe di Tim

Riparte la guerra delle tariffe. Sul mobile e sul fisso con prezzi particolarmente interessanti. Il settore delle tlc in Italia, che da tempo si lamenta per le tariffe troppo basse, è in pratica l’unico a non proporre aumenti, almeno ai clienti consumer, in tempo di inflazione con le spinte ai rincari dei prezzi che arrivano soprattutto dal caro energia. A livello di ricavi il settore delle Tlc continua a soffrire tanto che in 10 anni ha perso ben il 30% del fatturato.

La guerra dei prezzi ha colpito duro soprattutto nel nostro Paese dove le tariffe si sono ridotte, in 10 anni, del 32% a fronte di una media europea del 16%. Le telco dunque, a livello di bilanci, e Tim ne è un esempio, soffrono. Anche se il traffico dati sta esplodendo, anche sull’onda della pandemia Covid: dal 2019 al 2022 il consumo è salito del 70%. La guerra dei prezzi impatta negativamente anche su altri indicatori come il rapporto tra capitalizzazione in Borsa e Editda e oggi le telco valgono 5 volte meno la loro redditività.

Operatori virtuali

Sul fronte della concorrenza i gestori hanno cercato di fare del loro meglio. Per Tim infatti la declinazione delle offerte nella telefonia mobile è fatta seguendo l’operatore di provenienza del futuro utente. La tariffa più bassa, 7,99 euro al mese con 70 Giga, è riservata a chi arriva da un operatore virtuale come Poste Mobile, che è il maggior operatore virtuale italiano, Fastweb o Coop Mobile. Gli operatori virtuali, che non hanno una rete proprio ma sono in roaming su quella degli altri, sono quelli che offrono le tariffe più basse (un esempio per Poste Mobile 6,99€ al mese con 50 Giga e ovviamente chiamate e sms inclusi). Certo, il servizio esclude la rete 5G. Fastweb però ha lanciato un’offerta valida fino al 30 agosto: 150 Giga (chiamate e sms illimitati) su rete 5G a 9,95€ al mese mentre la stessa offerta su rete 4G costa 7,95€ al mese.

Insomma una concorrenza sul filo dei centesimi e dei giga offerti. Questa offerta pare indicare che il concorrente sulle tariffe basse non è più Iliad ma gli operatori virtuali. Infatti Tim, per i clienti che provengono da Iliad, applica una tariffa con 100 Giga inclusi ma a 9,99 euro al mese. Mentre non c’è concorrenza tra i maggiori operatori. Infatti ai clienti che vogliono cambiare gestore e provengono da Vodafone o WindTre, Tim applica una tariffa pari a 14,99€ al mese con 50 Giga compresi ma anche su rete 5G. Insomma tutto si può dire tranne che la scelta sia facile e immediata viste le molte declinazioni delle offerte.

Le offerte nascosto

Inoltre ci sono anche proposte nascoste. La linea fissa, ad esempio con chiamate e ovviamente internet illimitato anche su rete in fibra, ha visto il prezzo scendere a 19,90 euro al mese. Una praticata dai principali gestori ma con offerte mirate ai clienti e che non trova riscontro sui siti delle società, dove i prezzi sono ancora fermi a 24,90 o 22,99 per WindTre in caso di clienti della linea mobile. Da sottolineare che, ai clienti del fisso, viene solitamente offerto, da Tim e Vodafone, di avere una o più linee mobili a 9,99€ al mese con Giga illimitati. Insomma una buona opzione per chi usa il pc fuori casa dato che questa offerta mobile consente di fare l’hot spot e dunque trasformare lo smartphone in un modem per il computer o il tablet.

Contenuti al ribasso

Poi ci sono le offerte con i contenuti. L’ex-monopolista offre un pacchetto tutto compreso, senza la connessione a Internet, a 40 euro al mese per 6 mesi che diventano poi 45. Nel pacchetto c’è Netflix, Disney+ e ovviamente Dazn. C’è anche Infinity e i contenuti di Tim Vision. Insomma c’è uno sconto interessante (circa 20 euro al mese) rispetto ai prezzi singoli, anche se l’abbonamento dura un anno. Mentre se ci si abbona singolarmente si può disdire in qualunque momento.

Non c’è dubbio che con queste tariffe, la redditività di Tim, il cui mercato principale è l’Italia dove produce l’80% del fatturato, sia da anni in costante ribasso. E anche ieri il titolo, dopo la fiammata della settimana scorsa su voci di una possibile Opa da parte di Cdp sponsorizzata da Fratelli d’Italia, è sceso in Borsa del 2,63%.

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