Canone Rai via dalla bolletta? Cosa può succedere
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

ApprofondimentiMedia Lun 14 novembre 2022

Rai, l'allarme dei sindacati: «Senza canone in bolletta l'azienda rischia»

I sindacati lanciano l'allarme sulla Rai: senza canone in bolletta a rischio l'operatività dell'azienda e i livelli occupazionali. Rai, l'allarme dei sindacati: «Senza canone in bolletta l'azienda rischia»
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Senza canone futuro della Rai a rischio

Cancellare l’addebito del canone Rai dalla bolletta metterebbe a rischio l’azienda stessa. A lanciare l’allarme sono i sindacati dell’emittente pubblico radiotelevisivo che hanno richiesto un incontro urgente al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti.

Si tratta di una decisione presa dal precedente governo che “oltre a provocare un clima di profonda incertezza relativamente alle modalità di finanziamento del Servizio Pubblico Radiotelevisivo, rischia di avere un impatto dirompente sul futuro stesso della Rai”. Le sigle sindacali Sl-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil, Ugl-Fnc, Snater, Libersind-Confsal, Adrai e Usigrai quindi urlano in coro il loro no alla rimozione del canone dalla bolletta prevista a partire dall’anno prossimo.

Le conseguenze

I sindacati prevedono l’arrivo di tempi duri per la Rai. Togliere il canone dalla bolletta significherebbe per i rappresentanti dei lavoratori togliere la  “certezza dei finanziamenti” alla Rai. E di conseguenza avere delle “ricadute in termini occupazionali”. Inoltre, essendo il Mef azionista di riferimento della Rai, i minori incassi andrebbero avere degli “effetti diretti” sullo stesso ministero guidato da Giorgetti.

Perché dovrebbe essere rimosso

Il canone Rai da 90 euro in bolletta, suddiviso in 10 rate da 9 euro l’una, è entrato a partire dal luglio del 2016. La scelta di inserirlo nelle fatture energetiche era stata fatta dal governo Renzi nella legge di stabilità per ridurre il numero di persone che pur essendo tenute a pagarlo non versavano la cifra richiesta dal servizio pubblico. Il canone Rai tuttavia è stato ritenuto dall’Unione europea un’onere improprio delle bollette. Per questo è stata stabilita con l’Italia la rimozione della voce dalle fatture energetiche a partire dal prossimo anno nell’ambito della definizione del Pnrr. La scadenza temporale fissata dal governo Draghi – il 31 dicembre 2022 – ormai sarebbe alle porte e i sindacati sono preoccupati delle conseguenze che avrà sull’operatività della Rai e sui suoi dipendenti.

Ma il Mef riapre la partita

Tuttavia il Mef ha sottolineato che la decisione non è stata presa. In una nota circolata poco dopo la richiesta di incontro dei sindacati,  le voci di un’esclusione del canone Rai dalla bolletta elettrica sono state definite dal ministero guidato da Giorgetti “non fondate”.

Secondo l’interpretazione del Mef infatti “la milestone Pnrr trova il suo fondamento nell’esigenza di tutela della concorrenza del mercato dell’energia elettrica e si basa sulle proposte Agcm, a quale non aveva rilevato alcuna criticità in merito al pagamento del canone Rai dal punto di vista della concorrenza del mercato dell’energia”. L’unica condizione secondo il Mef è che il pagamento fosse “trasparente per gli utenti finali”. Requisito che per il Mef “risulta soddisfatto”.

Condividi articolo