Basta con gli sconti, partono i rincari sulle tariffe dei cellulari
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Media Ven 04 novembre 2022

Basta con gli sconti, partono i rincari sulle tariffe dei cellulari

I rincari delle tariffe dei cellulari e di casa, ovvero della telefonia fissa e mobile, che dopo anni di contrazione, ricominciano a salire. Basta con gli sconti, partono i rincari sulle tariffe dei cellulari
Maddalena Camera
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Maddalena Camera

I rincari sulle tariffe dei cellulari

Gli operatori di tlc non li chiamano aumenti tariffari ma «rimodulazioni». In effetti colpiscono solo alcune fasce di utenti e non tutti nello stesso momento. Comunque la tendenza è chiara: rincari anche per le tariffe dei cellulari e di casa, ovvero della telefonia fissa e mobile, dopo anni di contrazione dovuti alla forte concorrenza, ricominciano a salire. La guerra tra Russia e Ucraina e i forti rincari energetici hanno fatto da detonatore al fenomeno. Da sottolineare che anche gli ott, ossia grandi gruppi Usa come Amazon, Google, Netflix e Apple hanno dato una spinta all’insù ai loro servizi in abbonamento che, tra l’altro, non potrebbero esistere senza le efficienti reti di tlc.

Le tariffe di Vodafone

Ma dato che i gestori non vogliono finire nell’occhio del ciclone delle associazione dei consumatori, che sono già comunque sul piede di guerra, hanno cercato una via per i rincari sulle tariffe dei cellulari e del fisso senza dare troppo nell’occhio. Insomma non come Vodafone Spagna che ha annunciato un aumento delle tariffe sul fisso per tutti nel prossimo gennaio. Nel caso dell’Italia la variazione tariffaria viene comunicata al diretto interessato insieme alla modalità per recedere dal contratto. Cosa che peraltro è sempre possibile cambiando operatore. E, se non fosse per una certa pigrizia nel cambio di gestore soprattutto nel fisso, dato che bisogna anche cambiare il router wifi e quindi collegare tutti i device di casa al nuovo apparecchio, potrebbe anche essere una opportunità dato che le offerte promozionali per i nuovi clienti sono sempre possibili.

Gli aumenti di Fastweb

Tra i rincari già partiti ci sono quelli alle tariffe del cellulare di Fastweb che è operatore virtuale ma ha annunciato aumenti di 2 euro al mese. E, secondo indiscrezioni a partire da dicembre cresceranno anche le tariffe della telefonia fissa, ossia il main business della società che può contare su un buon numero di clienti affezionati. E magari sbadati perché non aprono la mail che comunica l’aumento e, dato che solitamente la bolletta del telefono di casa è appoggiata sul conto corrente magari non se accorgono.

Nel caso del fisso per Fastweb la forbice degli aumenti dovrebbe essere particolarmente ampia, da meno di un euro fino a 5 euro al mese per alcuni piani tariffari. Impossibile fornire più particolari vista la reticenza delle società stesse sulla questione. Ai clienti Fastweb ha fornito le seguenti spiegazioni: «Mantenere l’equilibrio tra innovazione e sostenibilità richiede risorse e il recente aumento dei costi di energia e materie prime fuori dal nostro controllo ha reso complicato garantirti il miglior servizio possibile». E quindi ecco gli aumenti. Ma anche gli altri operatori hanno agito in proposito.

Anche Iliad che continua a garantire che non ci saranno aumenti per le tariffe nel mobile ma nel fisso non è riuscita a mantenere i prezzi del lancio facendo salire la sua offerta fino a 24,99 euro al mese, ossia in linea con quelli di altri operatori. Mentre per i suoi già clienti del mobile il prezzo è di 19,99 euro ma anche questa tariffa è in linea con altri operatori che fanno offerte bundle. Vodafone farà aumenti di circa 2 euro al mese per alcuni piani tariffari per il fisso a partire dal 15 novembre e anche WindTre da dicembre che potrebbe fare aumenti fino a 5,99 euro al mese. Anche in questo caso per «continuare a fornire livelli di servizio in linea con le crescenti esigenze del mercato».

L’offerta di WindTre

Inoltre, dal 1 dicembre, aumenterà per WindTre anche il costo per l’invio della bolletta cartacea che passerà da 2 a 3 euro al mese. Ma qui il rimedio è semplice: basta farsela spedire per mail. Quanto a Tim l’ex-monopolista ha già fatto aggiustamenti su alcune tariffe mobili a partire da agosto e settembre offrendo più giga in cambio di aumenti di circa 2 euro mentre sul fisso, dove è impegnata nella difficile partita per la rete unica, vorrebbe, prima di tutto, ottenere aumenti nelle tariffe wholesale. Ossia quelle che gli operatori concorrenti pagano per usare la sua rete. Su questo fronte partirà presto una consultazione tra i gestori che sono però già sul piede di guerra in quanto non disposti a pagare aumenti per l’uso della rete in rame di Tim almeno per tutto il 2023.

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