Risarcimenti per il Sole 24 Ore, saldi per tutti tranne a Napoletano
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Media Mar 18 ottobre 2022

Risarcimenti per il Sole 24 Ore, saldi per tutti tranne a Napoletano

Saldi per tutti tranne che per l’ex direttore del Sole 24 Ore Napoletano. Questa in sintesi la proposta del consiglio di amministrazione. Risarcimenti per il Sole 24 Ore, saldi per tutti tranne a Napoletano ROBERTO NAPOLETANO GIORNALISTA
Redazione Verità&Affari
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I risarcimenti del Sole 24 ore

Saldi per tutti tranne che per l’ex direttore del Sole 24 Ore Roberto Napoletano. Questa in sintesi la proposta del consiglio di amministrazione del Sole 24 Ore all’assemblea che il prossimo 21 ottobre si riunirà per esprimersi sull’offerta di transizione parziale rispetto alla richiesta di risarcimento danni contro gli ex vertici e controllori del gruppo. Parliamo del famoso caso che riguarda i dati sulle “copie taroccate” ma ci sono anche altre due operazioni nel mirino degli inquirenti, la cessione di un ramo d’azienda (operazione Business Media) e di una rotativa (operazione Stampa Quotidiana).

La responsabilità

Per quella vicenda la società ha promosso un’azione di responsabilità ex articoli 2392 e 2393 del codice civile nei confronti dell’ex presidente Benito Benedini, dell’ex ad Donatella Treu e dell’ex direttore responsabile ed editoriale del quotidiano Roberto Napoletano. «Si precisa che, nel giudizio civile in cui è stata veicolata tale azione di responsabilità, risultano parti, in qualità di convenuta, anche Kpmg che fino al 2015 ha ricoperto il ruolo di revisore legale dei conti della Società e le compagnie assicurative CNA Insurance Company e e Chubb European Group SE».

Nella sostanza Treu, Benedini, Kpmg e le compagnie terze hanno proposto il saldo e stralcio in favore del gruppo editoriale di tre milioni di euro (di questi 400 mila euro sarebbero stati già versati ) e il Cda ha dato il suo parere favorevole. Da ricordare che nel 2019 le richieste complessive ammontavano a poco più di 12 milioni di euro.

Saldi per tutti, come detto, tranne che per l’ex direttore Napoletano. Manca però il via libera dell’assemblea che ai sensi dell’articolo 2393, 6° comma, del codice civile per esprimersi in modo favorevole non deve superare un cinquantesimo del capitale sociale di voti contrari. Una formalità? Nient’affatto. E facendo un passo indietro in questa storia che inizia nel 2016 si capisce perché.

La relazione

Dalla stessa relazione illustrativa che il consiglio di amministrazione redige per consentire agli Azionisti de “Il Sole 24 Ore S.p.A” di deliberare sull’unico punto messo all’ordine del giorno dell’assemblea di venerdì si vede come già nel marzo 2022 era arrivata una proposta di transazione (in quel caso includeva anche l’ex direttore Napoletano) e che quella proposta era stata respinta dall’assemblea.
«In data 9 marzo 2022 si legge – la dottoressa Treu, il Cavalier Benedini, il dottor Napoletano, Kpmg, CNA e Chubb hanno sottoscritto e trasmesso a Il Sole 24 Ore una proposta di transazione della controversia oggetto del Giudizio Civile… La proposta prevedeva fra l’altro che che i convenuti e le compagnie terze chiamate corrispondessero alla Società un importo di 3 milioni 150 mila euro(di cui 400 mila euro già versati alla società nel contesto del procedimento penale)… In caso di accettazione da parte della Società, avrebbe comportato la definizione stragiudiziale dell’intero contenzioso oggetto del Giudizio Civile».

Cos’è successo? La proposta di transazione totale (perché includeva anche Napoletano) è stata sottoposta dal cda all’assemblea ordinaria degli azionisti convocata per il 27 aprile e anche se la maggioranza del capitale sociale si era espressa a favore, la proposta è stata respinta per la contrarietà di una minoranza pari al 6,2% del capitale. E adesso? Come mai il consiglio di amministrazione ha dato parere favorevole a una proposta che esclude una delle parti che prima era presente? Tra i motivi elencati nella relazione spicca quello relativa alla condanna nel procedimento penale dello stesso Napoletano.

Processo penale

Il 31 maggio 2022, infatti, il Tribunale di Milano ha dato lettura del dispositivo della sentenza «che ha riconosciuto colpevole il dottor Napoletano di entrambi i reati contestati (false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato), condannandolo alla pena della reclusione per 2 anni e 6 mesi e a 50 mila euro di multa oltre che al pagamento delle spese processuali. Non solo, perché la sentenza penale ha condannato Napoletano «al risarcimento dei danni a beneficio delle parti civili costituite (con responsabilità solidale della Società, quale responsabile civile, in relazione a solo tre di esse), demandandone la liquidazione a separato giudizio civile».
Da ricordare che nel processo penale Napoletano è rimasto l’unico imputato dopo che gli ex vertici della società, l’ex ad Donatella Treu e l’ex presidente Benito Benedini hanno patteggiato. La Treu era stata condannata a 20 mesi di reclusione e Benedini a 17 mesi e 20 giorni, senza però mai andare in carcere per la sospensione condizionale della pena. Napoletano invece si era proclamato innocente.

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