L’Unità cerca acquirenti e potrebbe rifarsi avanti Michele Santoro
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Media Sab 22 ottobre 2022

L’Unità cerca acquirenti e potrebbe rifarsi avanti Michele Santoro

Tra gli avvisi sulle pagine del Corriere della Sera c’era anche quello che invitava a presentare un’offerta di acquisto per l’Unità. L’Unità cerca acquirenti e potrebbe rifarsi avanti Michele Santoro
Redazione Verità&Affari
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L’Unità cerca acquirenti

Tra gli avvisi sulle pagine del Corriere della Sera c’era anche quello che invitava chiunque fosse interessato a presentare un’offerta di acquisto per l’Unità. La notizia desta interesse e curiosità non tanto perché ha come presupposto il fallimento dello storico giornale comunista fondato il 12 febbraio 1924 da Antonio Gramsci, la storia era purtroppo nota, quanto nel fatto che l’ex quotidiano del Pci si mette in vendita proprio negli spazi riservati ai lettori di via Solferino.

Un paradosso se si considera la storia del giornale che è fallito il 27 luglio del 2022, ma che da anni faceva “avanti e indietro” dalle edicole e che per anni non è riuscito a trovare un equilibrio finanziario. «Il curatore (Simone Manfredi) – si legge nell’avviso – invita tutti i soggetti interessati a presentare manifestazioni di interesse vincolanti aventi ad oggetto la testata giornalistica cartacea quotidiana “L’Unità” e la testata on-line www.unita.it».

A quanto appreso, a oggi non si registrano interessamenti concreti alla testata che comunque mantiene un certo appeal e prestigio. In passato, per esempio, si era fatto avanti in modo esplicito un giornalista come Michele Santoro, che sulla carta anche oggi potrebbe essere attratto dalla situazione che si è venuta a creare. Vedremo.

Soru a processo per l’Unità

Da ricordare che per la vicenda dell’Unità era stato rinviato a giudizio l’ex governatore della Sardegna e imprenditore guru delle telecomunicazioni Renato Soru. Insieme ad altre persone era stato accusato di bancarotta per distrazione e dissipazione proprio per il fallimento del quotidiano comunista.

Soru è coinvolto nella vicenda per il suo ruolo di socio, svolto dal 2008 al 2015, e quindi per la gestione del quotidiano.
Il gup di Roma che ha fissato l’inizio del processo al prossimo 13 febbraio. «Vengo accusato per due fatti irragionevoli, chiederò di essere sentito al più presto possibile”, aveva detto Soru quando, nel 2018, il crack della società che ha pubblicato l’Unità dal 2008 al 2015 era arrivato in procura.

Il trasferimento delle azioni

Quattro anni fa i magistrati romani avevano puntano il dito contro di lui in quanto maggiore azionista del gruppo che aveva in pancia il quotidiano. Secondo l’accusa l’ex governatore sardo avrebbe trasferito azioni di sua proprietà, per un valore che sfiorava i 3 milioni di euro, tra due società che – in tempi diversi – hanno controllato il giornale fondato da Antonio Gramsci: la Nuova iniziativa editoriale (Nie) e la Nuova società editrice finanziaria (Nsef). Operazioni che erano state definite dagli stessi magistrati, «prive di una valida ragione economica», come si legge nelle carte della procura. Sempre secondo lgli inquirenti avrebbero avuto lo scopo di creare modifiche ingannevoli dei bilanci, configurando finti aumenti di capitale e futuri crediti per Soru.

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