Azionario Usa, i titoli consigliati dal gestore - V&A
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ Mercati/In evidenza
In evidenzaMercati Lun 20 febbraio 2023

Azionario Usa, opportunità con i "facilitatori". I titoli consigliati dal gestore

Nagy (Comgest) punta su società che offrono prodotti e servizi che aumentano la produttività di altre aziende: da Avery Dennison a JB Hunt Azionario Usa, opportunità con i "facilitatori". I titoli consigliati dal gestore
Gianluca Baldini
di 
Gianluca Baldini

Dove investire nell’azionario americano? Una idea ce la offre Christophe Nagy, gestore di Comgest esperto di azionario americano.

Quale la vostra View sull’azionario americano?

“A gennaio l’Indice S&P 500 è salito del 6,3% in dollari sull’onda delle aspettative, ampiamente diffuse sui mercati, di un rialzo dei tassi dello 0,25% da parte della Federal Reserve a febbraio. Nel quarto trimestre del 2022 il prodotto interno lordo reale è aumentato al tasso annuo del 2,9%, sostenuto dai programmi infrastrutturali dell’amministrazione Biden. L’inflazione ha mostrato segni di rallentamento: negli Stati Uniti i prezzi al consumo sono scesi dal 6,5% al 6,4%a febbraio 2022. Inoltre, sebbene il dato sulla creazione di nuovi posti di lavoro sia rimasto elevato e il tasso di disoccupazione resti contenuto, sono emersi segnali di un raffreddamento dell’economia, tra cui le notizie di licenziamenti nel comparto tecnologico e la contrazione del settore manifatturiero per il secondo mese consecutivo. Dall’altra parte del mondo, la Cina ha ufficialmente abbandonato la sua politica “zero Covid” e il governo è di nuovo focalizzato sulla ricostruzione dell’economia”.

Dove trovare le migliori opportunità d’investimento nel mercato azionario americano?

“Al giorno d’oggi le migliori opportunità potrebbero essere le società che offrono prodotti e servizi che aumentano in modo significativo la produttività di altre aziende. L’offerta di queste aziende può diventare “Mission Critical” per i loro clienti, soprattutto in periodi di forte inflazione o recessione, ma anche nel lungo periodo. Questi “facilitatori” spesso non fanno notizia perché operano dietro le quinte, ma i loro prodotti e servizi sono incredibilmente importanti per aumentare l’efficienza di altre aziende”.

Perché li definisce facilitatori?

“Tali prodotti e servizi agiscono come forza deflazionistica naturale sull’economia nel suo complesso, in quanto riducono significativamente i costi per le aziende che li utilizzano. Un’azienda che sfrutta la rete di trasporti intermodali di JB Hunt potrebbe risparmiare il 30-40% del costo dei viaggi su strada. Un’azienda che traccia la propria merce in negozio con le etichette Rfid di Avery Dennison dovrebbe risparmiare tempo prezioso per i dipendenti e ridurre i costi associati all’obsolescenza dell’inventario. L’obesità è responsabile del 14% della spesa sanitaria totale degli Stati Uniti: il farmaco di Eli Lilly potrebbe generare risparmi significativi e far risparmiare ancora più tempo ai sistemi sanitari globali”.

Può farci alcuni esempi di aziende “Mission Critical”?

“Avery Dennison è un’azienda californiana operante nel comparto della scienza dei materiali e specializzata in etichette adesive, materiali da imballaggio e nella tracciabilità della merce all’interno di un negozio con etichette a radiofrequenza (RFID). JB Hunt è un’azienda di logistica e trasporti con sede in Arkansas che utilizza la sua piattaforma online “360” per mettere in contatto gli spedizionieri con i vettori, il che non solo snellisce la logistica e rende i trasporti più economici, ma apre anche a soluzioni moderne ed innovative per i propri clienti. Eli Lilly è un’azienda farmaceutica che offre un nuovo farmaco anti-obesità chiamato Mounjaro, in grado di ridurre il peso dei pazienti obesi fino al 22%.  Questa potrebbe rappresentare una potenziale soluzione all’epidemia globale di obesità e permettere ai sistemi sanitari globali di destinare maggiori risorse altrove”.

 Sono solidi investimenti anche nel lungo periodo o solo nel breve? E sono esenti da una recessione?

“Queste aziende non sono solo vantaggiose nel breve periodo ma, a nostro avviso, sono solidi investimenti anche nel lungo. Con gli Stati Uniti alle prese con una contrazione demografica dovuta all’invecchiamento della forza lavoro e con il passaggio all’energia verde che potrebbe far aumentare i prezzi, riteniamo che un numero sempre maggiore di aziende – e di Stati americani – si affiderà a prodotti e servizi che aumentano l’efficienza e riducono i costi. Questo diventa ancora più interessante per le aziende se può renderle più sostenibili allo stesso tempo, come nel caso della rete intermodale di JB Hunt che emette fino al 60% in meno di CO2, oltre a risparmiare sui costi.

Altri esempi?

“Avery Dennison sta sviluppando etichette RFID di nuova generazione che si autoalimentano in modalità wireless attraverso l’energia delle reti cellulari, WiFi e Bluetooth; J.B. Hunt sta collaborando con Waymo, società di proprietà di Alphabet, per la tecnologia dei camion a guida autonoma; Lilly spende il 25% dei suoi ricavi in R&S,  il che le ha permesso di avere una pipeline di sei farmaci contro l’obesità che potenzialmente potrebbero succedere a Mounjaro. Queste innovazioni dovrebbero attenuare il rischio che i concorrenti sviluppino nuove offerte che spiazzino le loro forti posizioni di mercato, il che potrebbe essere utile per una crescita qualitativa nel lungo periodo”.

Insomma non si tratta di titoli da “mordi e fuggi”.

“Anche se queste aziende che incrementano la produttività non saranno del tutto esenti da una recessione, dovrebbero essere meno impattate dalla condizione economica di molte altre grazie alla loro importanza economica. Ciò significa che le società statunitensi “Mission Critical” sono posizionate in modo ideale per ottenere risultati migliori con qualsiasi tipo di congiuntura economica, garantendo una forte crescita degli utili a lungo termine”.

Condividi articolo