La Borsa di Milano apre poco mossa in attesa delle Banche centrali
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In evidenzaMercati Mer 07 giugno 2023

La Borsa di Milano gira in negativo, ma l'Ocse promuove l'Italia

Piazza Affari apre poco mossa, in linea con le altre Borse europee. Gli occhi sono puntati sulle prossime mosse delle banche centrali. La Borsa di Milano gira in negativo, ma l'Ocse promuove l'Italia

Giornata negativa per Piazza Affari e le altre principali Borse europee, che scontano un clima negativo di riflesso ad alcuni dati macroeconomici deludenti come quello sul commercio estero cinese e la produzione industriale tedesca. Deludente anche il report dell’Istat sul commercio al dettaglio.

Gli occhi sono puntati sulle prossime mosse delle banche centrali e sulle indicazioni sulla tenuta dell’economia, con l’Ocse che ha già palesato i suoi “rischi al ribasso”. Il dubbio persistente sui mercati è che i listini siano saliti troppo, in questi mesi. In particolare, il settore tecnologico rappresentato dal Nasdaq, sull’onda dell’entusiasmo pompato dall’intelligenza artificiale.

L’Ocse sull’Italia

L’Ocse ha rivisto al rialzo le previsioni sulla crescita italiana per quest’anno, portandole a 1,2% dallo 0,6% ipotizzato in marzo, e confermando quelle per l’anno prossimo a 1%. L’Organizzazione con sede a Parigi, nel suo rapporto ‘Economic Outlook’ pone l’accento sull’importanza di implementare il Pnrr. “I risparmi delle famiglie restano ampi e questo aspetto potrebbe sostenere un rimbalzo della domanda domestica più rapido del previsto, mentre ritardi nella realizzazione del Pnrr potrebbero indebolire la crescita”, spiega l’Ocse nel rapporto.

L’Organizzazione definisce per lo più appropriato l’approccio di bilancio leggermente restrittivo sottolineando che nei prossimi anni sarà necessario un “continuo consolidamento per mettere il rapporto debito/Pil su un sentiero di maggior sostenibilità”.

La Cina in affanno

Si attende di conoscere anche gli eventuali stimoli governativi all’economia cinese, ormai chiaramente in affanno. Infatti,  l’export cinese ha deluso, calato del 7,5% su anno, il primo ribasso da febbraio e contro attese per -0,4%. E si cerca di capire se la visita del segretario di Stato americano Antony Blinken in programma in Cina nelle prossime settimane possa segnare l’inizio di una schiarita nelle relazioni tra Washington e Pechino.

Analisi tendenza

L’approdo di molti indici su aree discriminanti molto importanti alimenta la voglia di prendere profitto. C’è da aggiungere che per ora la tenuta dei listini azionari è robusta e non fa trapelare il timore di una correzione brusca. 

L’S&P500 (ieri +0,24%, 4.283) deve rompere la forte resistenza a 4.300 punti per dare una accelerata all’uptrend. Il Nasdaq (+0,36%, 13.229) difende la rottura di 12.900/13.100, ma fatica ad allungare. Il Nikkei (32.418) ha aperto stanotte segnando i nuovi top  da 33 anni a 32.708 punti, prima di arretrare con una certa veemenza a 32mila punti, ma non ci troviamo nulla di strano visto che ha messo a segno uno spettacolare +20% in due mesi. Venendo a casa nostra, il Dax di Francoforte ha segnato il nuovo record storico il 19 maggio a 16.331 punti e da allora ha avviato una fase di prese di profitto che lo ha fatto rientrare poco sotto i 16mila punti.

Banche Usa

L’indice delle Banche USA ieri è salito del +3% tornando sui livelli di un mese e mezzo fa. Comerica è rimbalzata del +7% dopo che il broker Odeon Capital ha alzato a Buy la raccomandazione giudicando i prezzi attuali un’occasione di acquisto. L’analista scrive che la banca deve affrontare molte sfide, ma afferma che il “valore reale dei suoi asset è indicato in bilancio più correttamente rispetto alla maggior parte delle altre banche”. Comerica è una delle banche regionali finita nel mirino dei venditori, da inizio anno ha perso il -35%.

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