L'Opec e Moody’s abbattono Piazza Affari, l'analisi della giornata in Borsa
L’Opec e Moody’s abbattono la Borsa di Milano che perde l’1,52% dopo aver toccato un massimo ribasso del 2,2%. BORSA FRANCOFORTE ORSO TOROL’analisi della giornata in Borsa a Milano
L’Opec e Moody’s abbattono la Borsa di Milano che perde l’1,52% dopo aver toccato un massimo ribasso del 2,2%. Anche lo spread è andato in altalena chiudendo a 239 punti dopo essere sceso fino a 244 punti. I ribassi sono diffusi. Milano e Madrid (che ha perso quanto Piazza Affari) sono le peggiori. Ma non va bene nemmeno in giro per le altri capitali della finanza: Francoforte cede l’1,20%, Parigi -0,90% e 5.985,46 punti Londra -0,47%.
Il rally di lunedì e martedì era stato alimentato dalle speranze che la Federal Reserve potesse iniziare la frenata sui tassi di interesse, ma l’aumento degli occupati in Usa ha fatto naufragare le aspettative. Ma soprattutto a spegnere gli entusiasmi hanno provveduto Opec Plus e (per l’Italia) anche Moody’s. I petrolieri hanno annunciato un maxi-taglio della produzione a partire da novembre. Verranno a mancare 2 milioni di barili al giorno.
Si tratta della sforbiciata più forte dal 2020. L’impatto sui prezzi è stato immediato. I futures sul Wti americano guadagnano l’1,51% a 87,83 dollari al barile, mentre il Brent avanza dell’1,64% a 93,30 dollari al barile. L’Opec Plus ha anche annunciato che l’accordo di cooperazione avrà valore fino alla fine del 2023. Gli analisti concordano, e in privato i delegati dell’Opec Plus hanno confermato, che il taglio è stato una grande vittoria per la Russia, che ha perso circa un milione di barili al giorno dall’inizio della guerra a febbraio.
A questi problemi di ampiezza globale si aggiungono quelli strettamente italiani. L’agenzia Moody’s infatti lancia il promo avvertimento a Giorgia Meloni minacciando il declassamento del Paese “se dovessimo notare – scrivono – un significativo indebolimento delle prospettive di crescita di medio termine causa della mancata attuazione delle riforme”. Lo scorso venerdì, 30 settembre, il gruppo statunitense non aveva modificato il giudizio Baa3 e l’outlook negativo.