La Borsa di Milano è la migliore d'Europa. Vola Saipem. Bene Italgas e Snam
La Borsa di Milano in rialzo dello 0,36%. Saipem raggiunge i massimi dell'ultimo anno. Bene anche Snam e Italgas. Scende Pirelli
La Borsa di Milano sale trainata Saipem e dalle banche
La Borsa di Milano è la migliore d’Europa con un rialzo dello 0,36% a 27.118 punti. Poco mosse le altre. I mercati attendono le mosse delle banche centrali visti i dubbi sulle prospettive economiche dei principali Paesi. A Berlino la produzione industriale di dicembre è crollata più delle stime. Secondo il presidente della Bundesbank, il ”falco” Joachim Nagel, sono necessari altri rialzi “significativi” dei tassi. Il focus in Europa è sul nuovo fondo comune anti-inflazione e le nuove regole sugli aiuti di Stato per fronteggiare il piano di sostegno degli Stati Uniti. La discussione tra i 27 si fa aspra, con Germania e Francia che cercano una mediazione
Due in particolare i titoli in luce: SAIPEM +5% vola sui top da luglio, nuovi segnali grafici di spinta.
FINECO +2% ha sfiorato i massimi storici a 17,29 euro, dopo l’ottima trimestrale. Nel finale rallenta a 16,85 euro.
LA GIORNATA DEI CALDISSIMI
ITALGAS
Rbc alza il giudizio a Interessante. tp a 7,5€. Ha chiuso a 5,63€ in rialzo dell’1,26%
PIRELLI:
Per Goldman Sachs resta SELL, Ila chiuso a 4,6€ in calo del 2,33€
SNAM
Rbc alza il giudizio a Interessante con Tp 5,5 e 6,5 euro. Ha chiuso a 4,78€ in rialzo dello 0,63€
BOND
Chiusura in rialzo per lo spread a 188 punti da 186. Il rendimento del BTp decennale benchmark (Isin IT0005518128) al 4,18% dal 4,13%
ENERGIA
PETROLIO
Quotazioni in rialzo per i contratti petroliferi. il Brent avanza dell’1,4% a 82,12 dollari al barile.
GAS
Prezzi in ribasso del 6,2% a 54,5 euro al megawattora.
VALUTE
L’euro scende a 1,0690 sul dollaro.
ORO
a 1.873 dollari, +0,3%. Ned Naylor-Leyland, investment manager Gold & Silver di Jupiter AM afferma che “l’oro è denaro apolitico e riserva di valore reale, a differenza delle valute stampate dai governi”. L’anno scorso la domanda annuale di oro è aumentata del 18%, raggiungendo le 4.741 tonnellate. “Questo forte aumento è stato alimentato sia da un notevole incremento delle monete e dei lingotti (gli acquirenti al dettaglio hanno iniziato a pensare come i banchieri centrali) sia dal settore ufficiale (banche centrali e fondi sovrani) che ha acquistato 1.135 tonnellate – la quantità maggiore di acquisti ufficiali delle banche centrali dal 1967”, prosegue Naylor-Leyland. “È chiaro che le banche centrali sono ora restie ad accumulare altri dollari e che la battaglia esistenziale per lo status di esente da rischi a livello globale si sta spostando nuovamente sull’oro, come concordato a Bretton Woods nel 1944″.