Ferragosto in allegria, Milano risale del 10% in un mese
Piazza Affari si è distinta con un incremento nell'ultimo mese del 10% che riduce al 13% il ribasso dell’ultimo anno.I guadagni a Piazza Affari
La grande liquidità che circola sui mercati e il calo dell’inflazione sostengono i mercati. La giornata si chiude con un rialzo generalizzato seppur frazionale: Francoforte +0,31%, Londra +0,09%, Parigi +0,04% e Milano +,0,20%. La forza dei mercati si coglie meglio allungando lo sguardo all’intera settimana. Madrid (+2,85%) è stata la migliore in Europa ma anche Piazza Affari si è distinta con un incremento complessivo dell’1,7% che ha portato l’indice ai massimi degli ultimi mesi. Rispetto ai minimi segnati intorno alla metà di luglio c’è un miglioramento 10% che riduce al 13% il ribasso dell’ultimo anno.
Il bilancio è positivo per tutte le principali piazze del Vecchio continente: nella settimana +1,6% per Francoforte, +1,2% Parigi, +0,8% Londra, +0,4% Amsterdam. Lo spread chiude in ribasso a 205 punti. Tanto ottimismo si spiega con il gioco delle aspettative che sui mercati fanno sempre la differenza. Bisogna tener presente infatti non sono attese grandi novità per il prossimo mese. Sia la Fed sia la Bce si riuniranno intorno alla metà di settembre. Solo allora si potranno conoscere eventuali decisioni sul fronte dei tassi. Per le Borse un intervallo di trenta giorni di assoluta bonaccia sono un’eternità. Soprattutto se le speranze sono colorate di rosa.
In attesa della Fed
Qualche segnale potrebbe arrivare dalla riunione di fine mese dei governatori nell’annuale appuntamento di Jackson Hole negli Stati Uniti. Tuttavia a differenza dello scorso anno (quando Jay Powell annunciò il cambio di rotta sulla politica monetaria Usa) non ci sono preoccupazioni particolari. Tutte le notizie negative sul fronte dei tassi sono state scontate. Non mancano le indicazioni positive. La produzione industriale di giugno in Europa è in crescita per il terzo mese consecutivo e tocca il massimo da dicembre 2017. Lo ha reso noto Eurostat, aggiungendo che il valore congiunturale ha battuto nettamente il consenso degli economisti che si aspettavano un dato invariato a livello mensile.
La guardia, come avvertono gli economisti deve restare alta considerando che si tratta di dati di due mesi fa. Secondo Oxford Economics, infatti, la produzione industriale dell’Eurozona si contrarrà nella seconda metà dell’anno, nonostante alcuni segnali di allentamento delle strozzature dell’offerta. Tuttavia le Borse hanno voglia di festeggiare il Ferragosto in allegria. E così l’accento viene posto sugli aspetti positivi. A cominciare dal ribasso delle le materie prime.
Il petrolio perde circa l’1,5% su entrambi i listini principali, con il Wti americano che tratta intorno ai 93 dollari e il Brent europeo che viaggia sui 98 dollari. Anche i futures del frumento perdono terreno (-1,36% ), dopo i rialzi di giovedì agosto causati dalla pubblicazione di dati scoraggianti sulla produzione di grano. Infine, al Ttf il gas europeo perde il 2,17% a 203,6 euro al megawattora.