Apertura Piazza Affari, Milano maglia nera: perde oltre il 2%
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In evidenzaMercati Ven 10 marzo 2023

Le Borse europee aprono in profondo rosso. Piazza Affari maglia nera: -2%

Tutte le Borse europee negative dopo il calo di Wall Street e dei mercati asiatici. Piazza Affari perde oltre il 2% Le Borse europee aprono in profondo rosso. Piazza Affari maglia nera: -2%
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Apertura Piazza Affari -2%

Profondo rosso per le borse di tutta Europa, che aprono in forte ribasso dopo il netto calo di Wall Street e dei mercati asiatici. La Borsa di Milano è maglia nera in Europa, con il Ftse Mib che cede il 2,2%.

In attesa che dagli Usa arrivino i dati aggiornati sul mercato del lavoro – decisivi per la decisione della Fed sul prossimo rialzo dei tassi d’interesse – tutte le Borse europee calano bruscamente. Francoforte cede l’1,7%, Parigi l’1,7% e Londra l’1,9%.

Affondano le banche

il sottoindice Stoxx600 del comparto arretra del 4,%, trascinando giù gli indici, e sui listini si registrano performance pesanti da Deutsche Bank (-7,8%), Hsbc (-5,5%) Ing (-5,2%), Societe Generale (-5,5%) e Ubs(-4,8%). A Milano Unicredit è arrivata a perdere oltre il 5% e ora segna -3% mentre Bper, Banco Bpm e Intesa Sanpaolo arretrano tra il 2,5% e il 3%.

Il contagio parte da Wall Street

L’innesco della caduta generale sul comparto è partito dagli Stati Uniti con i crolli di due titoli finanziari non di primo piano (Silvergate Capital e SVB Financial) che hanno innescato timori di contagio sul settore nonché speculazioni sul fatto che queste tensioni possano influenzare le scelte della Federal Reserve in politica monetaria:

L’ottimismo di Intermonte

Secondo gli analisti di Intermonte al momento non ci sono preoccupazioni particolari che riguardano le banche italiane la cui solidità lascia immaginare un limitato impatto diretto. “Ci potrebbe essere un po’ di tensione sul lato liquidità, e il mercato potrebbe focalizzarsi sull’esposizione ai titoli di Stato italiani e in tal senso segnaliamo che le banche più esposte su questo fronte sono Bper, Banco Bpm e Credem”. Inoltre, aggiungono gli stessi analisti, i buffer Mda (Ammontare massimo distribuibile) sono elevati (500-600 punti base) e il rapporto tra crediti deteriorati lordi e impieghi è ben al di sotto del 5% “fattori che rendono il settore più resistente a eventuali shock esogeni”.

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