Le Borse vanno male, ma per il Fmi il peggio deve ancora venire
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Mercati Mar 11 ottobre 2022

Le Borse vanno male, ma per il Fmi il peggio deve ancora venire

Il peggio deve ancora venire annuncia il Fondo Monetario Internazionale. Gli Stati Uniti saranno in recessione. Le Borse vanno male, ma per il Fmi il peggio deve ancora venire
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

L’analisi della giornata in Borsa

Il peggio deve ancora venire annuncia il Fondo Monetario Internazionale. Gli Stati Uniti saranno in recessione l’anno prossima rincara  Jamie Dimon, gran capo di Jp. Morgan. Le Borse non possono che adeguarsi. Piazza Affari perde lo 0,86%,  Francoforte -0,44%, Parigi  -0,13% e Londra -1,02%. Wall Street in altalena per il quinto giorno consecutivo e si ritrova ai minimi degli ultimi due anni.  Le stime del Fondo monetario internazionale parlano chiaro: la crisi energetica nel 2023 tenderà a inasprirsi, l’inflazione rimarrà elevata più del previsto (+9,5% a fine anno), con Italia e Germania le prime a finire in recessione, mentre calano le attese sul Pil mondiale (+2,7% l’anno prossimo).

Senza contare la guerra, con i missili di Mosca caduti a pochi passi dai palazzi del Governo di Kiev,  il nuovo attacco a Zaporizhzhia nella notte, e il balzo del Covid in Cina. È non è tutto, una recessione tecnica è prevista nel corso del 2022-23. Di sicuro un deciso allarme per gli investitori, alle prese con le preoccupazioni dei rialzi dei tassi, livelli di inflazione a cui non si assisteva da oltre 40 anni e un tunnel di recessione senza fine. “Mentre si addensano le nubi della tempesta, i responsabili politici devono tenere una mano ferma”, questo l’inizio del report. Nuove sfide non solo per i banchieri ma anche per i politici, come la stessa FMI evidenzia con la politica di bilancio che non dovrebbe operare in modo incrociato con gli sforzi delle autorità monetarie per inflazione.

 

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