Borse, seduta di attesa: bene Tim, Unicredit e Recordati - V&A
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Mercati Lun 12 dicembre 2022

Borse, seduta senza storia in attesa di Bce e Fed. Salgono Tim, Unicredit e Recordati (come previsto)

La giornata della borse europee è stata nel segno dell'attesa di Bce e Fed. Bene, come da previsioni, Tim, Unicredit e Recordati. Borse, seduta senza storia in attesa di Bce e Fed. Salgono Tim, Unicredit e Recordati (come previsto)
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La giornata delle Borse europee

Borse senza direzione anche dopo le prime fasi positive di Wall Street. Andamento prevedibile all’inizio di una  settimana che sarà segnata da una ricca agenda di dati macroeconomici e dalle decisioni sui tassi della Federal Reserve e della Bce.

Milano ha chiuso piatta a 24,309 (+0,1%). Più debole Francoforte (-0,44%) , Parigi (-0,41%)  e Madrid (-0,32%). Lo spread è a quota 188 rispetto a 187 di venerdi.  L’euro guadagna lo 0,3% sul dollaro a 1,0561.

I verdetti attesi

Mercoledì sera è atteso il verdetto della Fed, che dovrebbe calibrare a 50 punti base i tassi Usa. Verrà definita così la nuova velocità di crociera delle banche centrali e restringendo leggermente i rialzi, rispetto a quelli di tre quarti di punto varati nelle precedenti riunioni.  Giovedì sarà la volta della Bce, che gli analisti si aspettano rialzerà il costo del denaro di mezzo punto.

Da Francoforte si attendono anche le nuove stime sulla crescita e sull’inflazione e soprattutto indicazioni sulla vendita dei titoli di Stato che ha in portafoglio  (Quantitative Tightening).  Nello stesso giorno è attesa anche la decisione della Banca d’Inghilterra, a sua volta procedere con un aumento di 50 punti base.  

La giornata dei caldissimi

Stamattina Verità&Affari aveva segnalato i seguenti titoli

Recordati: Era vista positiva dopo le indiscrezioni dell’interesse di  Amgen su Horizon Ther. per 26 miliardi di dollari. Ha chiuso a 41,89€ (+2,57%).

Tim: Attesa in rialzo dopo le indiscrezioni sull’interessamento di Kkr. Ha chiuso a 0,20 (+3%)

Unicredit: La banca conferma politiche di remunerazione (dividendo, buyback) anche nel caso in cui la Bce facesse richieste più stringenti su requisiti di capitale. Attese positive dopo l’incontro dei vertici del gruppo  con gli investitori Usa. Ha chiuso a 12,7€ (+1,37%). 

Tod’s:  Era vista in discesa. Dopo il fallimento dell’Opa la famiglia Della Valle rinuncia a delisting del titolo. Ha perso l’1,68% a 32,26€. A limitare le perdite  il report di  Kepler ha che ha promosso il titolo da Neutrale a Interessante con  target price a 42 €.

STM: L’unica delusione della giornata. Era visto in positivo dopo i risultati di Broadcom che i per il quarto trimestre  mostra profitti netti in crescita da 1,91 miliardi (4,45 $ per azione) a 3,31 miliardi (7,83 $). Da segnalare anche le indiscrezioni in base alle quali gli Stati Uniti avrebbero chiesto al Giappone di frenare le esportazioni di chip in Cina. Stm però ha deluso chiudendo a 26,48 (-1.11%).

Capitolo energia

Petrolio Brent +4%, e WTI +1,7% a 73,5 dollari. Bloomberg riporta che il mercato sta scommettendo su quota 72 dollari, pare che intorno a questi prezzi l’amministrazione Biden inizierà a comprare per ricostituire le scorte strategiche. Quarta seduta consecutiva di rialzo per il  gas trattato a New York  +8%. Gli Stati Uniti dell’Ovest stanno per essere investiti da una corrente di aria gelida.

Gas europeo -3% a 134 euro per mwh. Il freddo incalza in tutta Europa e le scorte  ne risentono visibilmente. Dallo scorso 31 ottobre all’8 dicembre gli stoccaggi dell’Ue sono scesi dal 94,3% all’89,41%, bruciando quasi 53 TWh in 38 giorni. L’Unione europea ha abbastanza gas per l’inverno, ma potrebbe essere insufficiente l’anno prossimo se la Russia taglierà ulteriormente le forniture. Lo ha detto l’Agenzia Internazionale dell’Energia (Aie), esortando i governi ad agire più rapidamente per risparmiare energia e per incrementare le energie rinnovabili.   Il consumo totale di gas nell’Ue è stato di 412 miliardi di metri cubi nel 2021, secondo i dati comunitari. “Si tratta di una sfida seria”, ha detto il direttore esecutivo dell’Aie Fatih Birol durante una conferenza stampa con la Commissione europea a Bruxelles, aggiungendo che la carenza sarebbe di circa 60 miliardi di metri cubi senza le misure di emergenza Ue.

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