Babbo Natale non basta alle Borse per festeggiare
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In evidenzaMercati Ven 23 dicembre 2022

Babbo Natale porta il gas a prezzo di saldo, ma le Borse non festeggiano

Babbo Natale regala la promessa di una bolletta di luce e gas molto leggera, ma neanche questo basta a rianimare le Borse. Babbo Natale porta il gas a prezzo di saldo, ma le Borse non festeggiano ESTERNO PALAZZO MEZZANOTTE BORSA ITALIANA MILANO PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La giornata in Borsa

Babbo Natale regala la promessa di una bolletta di luce e gas molto leggera, ma neanche questo basta a rianimare le Borse. Milano, dopo una giornata stanca chiude con un piccolo  guadagno dello 0,2% così come Francoforte. Debole Parigi (-0,2% dopo il nuovo attentato di questa mattina. Eppure il regalo che i mercati trovano  sotto l’albero è davvero luccicante. Il prezzo del gas accelera al ribasso con una perdita dell’11% a 82 euro per mwh.

Ben sotto gli 88 euro dei giorni precedenti alla guerra in Ucraina. In dieci giorni ha perso oltre il 40% e il bilancio da inizio anno si è ridimensionato a +16%. Dal picco di agosto la discesa è del 77%. In Europa, le temperature dovrebbero rimanere sopra la media fino ai primi di gennaio lasciando immaginare che la pressione della domanda non avrà strappi indesiderati.

Avere bollette più leggere significa che l’inflazione dal prossimo anno avrà un percorso in discesa ben più rapido dell’attuale spingendo le banche centrali ad allentare la stretta creditizia. Tutti elementi positivi per le Borse che, tuttavia oggi non hanno impattato. Le ragioni sono molteplici. La più immediata è la rarefazione degli scambi. È Natale per tutti e anche per chi lavora in Borsa. Il secondo elemento, strettamente italiano (ma non solo) è il forte recupero dei Btp. Anche oggi, con lo spread a 212 i rendimenti, sono saliti al 4,5%.

Livelli così  alti potrebbero diventare un ricordo proprio perché l’inflazione scende e la banche centrali smettono di preoccuparsi. Senza contrare il fatto che se i tassi dovessero fermarsi o flettere ci sono buone possibilità di guadagni in conto capitale. A questo si aggiunge, nella contabilità degli eventi negativi l’andamento l’andamento di Wall Street che si prepara a chiudere l’anno peggiore dal 2008. Anche oggi sono usciti dati molto robusti sull’economia Usa che radicheranno la Fed nelle sue convinzioni. I tassi scenderanno. Ma non subito.

LA GIORNATA DEI CALDISSIMI

Questa mattina fra i titoli da seguire avevamo indicato Leonardo per via della nuova  commessa da 690 mln di euro con il Canada negli elicotteri. Il titolo ha guadagnato il 2% a 8 euro. Civitanavi che ha lanciato l’allarme sui conti perde il 19%

ENERGIA

Petrolio

Cresce del 2,6% attorno agli 80 dollari al barile anche sulla riduzione della produzione di greggio annunciata da Putin tra i 500 e i 700mila barili giornalieri.

Gas

Il gas Usa scende  dell’1%,  sotto la soglia dei 5,0 dollari per la prima volta negli ultimi nove mesi.

Bond

Obbligazioni in tensione. Il  decennale Usa ratta a 3,72%. Bund a 2,39%. BTP decennale 4,50%. Il future del Bund scende in prossimità dei minimi di medio periodo a 134,8 a questi prezzi, chiude la settimana con un calo dell’1,9%, quella precedente ha perso il 2,2%.

Dollaro

Euro dollaro  più o meno sui livelli precedenti a 1,061.

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