Disoccupazione in calo negli Usa oltre le previsioni: ecco perché Wall Street ha aperto in negativo
Meno disoccupazione del previsto negli Usa, così torna lo spauracchio Fed e Wall Street apre in negativo. In rosso anche Piazza Affari.
Cala la disoccupazione negli Usa
Meno disoccupazione del previsto negli Usa, così torna lo spauracchio Fed e Wall Street apre in negativo. Negli Stati Uniti le richieste di sussidio alla disoccupazione sono diminuite ben oltre le attese. Nella settimana al 31 dicembre, infatti, le nuove richieste sono state 204 mila, in calo di ben 19 mila unità rispetto a quelle della settimana precedente. Il consensus degli analisti era fissato a 225 mila, in leggera ascesa.
Un numero che testimonia come l’economia americana sia ancora forte e che, quindi, fa temere agli investitori che conduca a una nuova accelerazione nel percorso di aumento dei tassi della Fed. Per questo tutti gli indici di Wall Street hanno aperto in rosso. Il Dow Jones perde lo 0,77% a 33.014,93 punti, il Nasdaq cede lo 0,86% a 10.368,39 punti mentre lo S&P 500 lascia sul terreno lo 0,76% a 3.823,77 punti.
Anche i mercati europei hanno virato in negativo dopo essere risaliti con l’apertura in rosso di Wall Street. Piazza Affari perde circa lo 0,3% dopo essere stata sopra la parità a metà giornata.
In America c’è ancora lavoro
Con l’ultimo dato pubblicato oggi, la media delle ultime quattro settimane, in sostanza il mese di dicembre, è stata di 213.750 richieste di nuovi sussidi di disoccupazione. Una media in calo di quasi 7 mila unità rispetto al dato della settimana precedente, pari a 220.500 unità.
Il dato medio sulle ultime quattro settimane viene considerato più attendibile per fare una valutazione dello stato del mercato del lavoro negli Usa, perché quello settimanale può vedere oscillazioni più forti. Il calo della media testimonia come l’economia stia ancora reggendo negli Usa.
Così come fa il numero delle richieste continuative di sussidio. Queste ultime si sono attestate a 1,694 milioni, in calo anch’esse di circa 24 mila unità rispetto al 1,718 milioni della settimana precedente. Anche in questo caso la cifra è inferiore al consensus (1,708 milioni).