Il mese d'oro dei dividendi, chi stacca la cedola a maggio
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AperturaMercati Mer 26 aprile 2023

Il mese d'oro dei dividendi per la Borsa di Milano, ecco chi stacca la cedola a maggio

Dopo i dividendi del 24 aprile, la Borsa di Milano si prepara ad un altra giornata importante di pagamenti con i dividendi di maggio. Il mese d'oro dei dividendi per la Borsa di Milano, ecco chi stacca la cedola a maggio
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

I dividendi delle società alla Borsa di Milano 

È una di quelle date da cerchiare di rosso sul calendario, il 22 maggio prossimo. Dopo i dividendi assegnati  il 24 aprile, la Borsa di Milano si prepara ad un’altra giornata importante di pagamenti. O almeno di stacco della cedola, perché, come si sa, il pagamento effettivo ai detentori dei titoli avviene pochi giorni dopo. Sono 17 le società quotate sul listino principale, il Ftse Mib, che distribuiranno gli utili ai propri azionisti. Si va dai colossi della finanza con le Assicurazioni Generali agli energetici come Italgas e Eni. Una pioggia di milioni dopo un 2022 contrassegnato da risultati positivi per la gran parte delle società.

I dividendi di maggio

Il dividendo più cospicuo di questa tornata verrà pagato da Azimut. La società di investimenti riconoscerà ai suoi soci 1,3 euro per azione. Segue quello delle Generali. La proposta, che verrà approvata quasi sicuramente dall’assemblea del Leone il prossimo 28 aprile, è di 1,16 euro.

Di 1,12 è la cedola di Moncler, mentre un euro distribuiranno anche Banca Generali e Erg. Più contenuti i dividendi di Finecobank, 0,49 euro per azione, o di Unipol, 0,37 euro. Chiudono la classifica dei dividendi di maggio Leonardo, 0,14 euro, e Bper Banca, 0,12 euro.

Cosa sono i dividendi

I dividendi sono tecnicamente una parte degli utili, che sono stati fatti dalla società nel corso dell’anno precedente e che vengono distribuiti ai propri azionisti. Le società quotate possono distribuire dividendi in denaro o in azioni, in proporzione alla quantità di titoli posseduti dall’investitore. 

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Decide di distribuire i dividendi il Consiglio di amministrazione della società, che tiene conto di diversi fattori, come la situazione finanziaria dell’azienda o gli obiettivi da realizzare. Ecco che allora se una società ha una situazione finanziaria solida e non ha bisogno di reinvestire tutto l’utile per il futuro, può decidere di distribuire una parte dei suoi guadagni ai suoi azionisti. Inoltre, distribuire i dividendi permette alle società quotate di mantenere gli investitori legati nel lungo periodo, attratti appunto da remunerazioni regolari e costanti.

 
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