Per attrarre altre Ipo la Borsa semplifica le regole della quotazione
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Mercati Sab 24 settembre 2022

Per attrarre altre Ipo la Borsa semplifica le regole della quotazione

Le modifiche al Regolamento di Borsa Italiana, che entreranno in vigore dal 3 ottobre, riguardano il taglio dei documenti. Per attrarre altre Ipo la Borsa semplifica le regole della quotazione Imagoeconomica
Redazione Verità&Affari
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Le Ipo in Borsa

L’obiettivo è quello di aumentare il numero delle società quotate. Così la parola d’ordine è diventata semplificazione delle regole riducendo gli obblighi per le società che vogliono debuttare a Piazza Affari e, con essi, il carico di lavoro e i tempi per accedere al mercato. Le modifiche al Regolamento di Borsa Italiana, che entreranno in vigore dal 3 ottobre, riguardano il taglio dei documenti da presentare, le competenze della società che gestisce Piazza Affari in materia di ammissione e il ruolo e le responsabilità dello sponsor. E sono il risultato dell’impegno di Borsa Italiana, parte del gruppo Euronext, per rendere più attrattivo il mercato del nostro Paese, come emerso nel Libro Verde pubblicato dal ministero dell’Economia e delle Finanze.

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Si tratta di un obiettivo condiviso anche da Consob, la quale ha tra l’altro già eliminato, all’inizio di agosto, l’obbligo di presentare il prospetto informativo anche in italiano, oltre che in inglese. «È una riforma che porterà a risultati importanti per la crescita e la competitività dell’intero sistema italiano. L’Italia ha un ottimo tessuto imprenditoriale, capitali privati e un’efficiente infrastruttura di mercato», ha sottolineato l’amministratore delegato di Borsa Italiana, Fabrizio Testa. Il prossimo passo, su un altro versante, è la migrazione dei mercati di Borsa Italiana sulla piattaforma tecnologica di Euronext, prevista per il 2023, da cui si attendono ulteriori benefici al nostro mercato, aumentando la liquidità e la visibilità delle aziende che decidono di quotarsi.

Il memorandum

Intanto con le nuove regole viene eliminato prima di tutto l’obbligo per le società che puntano a Piazza Affari di preparare un memorandum sul sistema di controllo di gestione: verrà sostituito da una dichiarazione sulla base delle verifiche di un revisore. Tra le carte che non si dovranno più depositare c’è poi il piano industriale dell’anno in corso e dei due seguenti e il relativo confronto tra i dati previsionali e consuntivi relativi agli ultimi tre esercizi. Con l’effetto indiretto di eliminare le casistiche in presenza delle quali Borsa Italiana può respingere la domanda di ammissione.

La società che gestisce Piazza Affari potrà comunque decidere di non ammettere un’azienda alla quotazione, a tutela degli investitori, sulla base dei documenti che non vengono toccati e delle interlocuzioni con il listing agent. Così sarà ridenominato lo sponsor, dato che il taglio di tanti documenti modifica il suo ruolo nel processo di ammissione. Tra le carte di cui viene fatta piazza pulita c’è inoltre la relazione sul confronto del sistema di governo societario dell’azienda con le raccomandazioni proposte dal Codice di Autodisciplina delle società quotate. La semplificazione delle regole è pienamente in linea con la strategia di Euronext di rendere il processo di quotazione il più attraente, competitivo ed efficiente possibile in Europa ad Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Oslo, Lisbona e Parigi così come ora a Milano.

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