La nuova stella di Wall Street è Chipotle, principale catena di fast food negli Usa
In cinque anni le azioni di Chipotle, la catena di fast food di tacos, burritos e insalate sono diventate le stelle di Wall StreetIl fast food Chipotle è la nuova star di Wall Street
Wall Street ha scoperto una nuova stella. Non gira nel magico mondo del tech ma in quello tradizionalissimo del fast-food. Si chiama Chipotle Mexican Grill e, come dice la ragione sociale, è specializzata in piatti messicani: dal burritos al peperoncino essiccato da cui prende il nome passando per tacos e insalate. L’azienda è nata nel 2006 da uno spin-off di Mc Donald’s. Venerdì l’azione ha chiuso a 1.524 dollari anche se il massimo storico risale al 17 settembre 2021 a 1.909 dollari. Nonostante questo calo negli ultimi cinque anni il rialzo è stato del 349%. Un risultato spettacolare considerando che, nello stesso periodo, Mc Donald’s, la mamma di Chipotle, è salita del 52%, Wendy’s del 36% e Noodles appena il 7,4%. La catena di paninerie Subuway ha quasi dimezzato la quotazione passando da 17,18 dollari a 9,6 dollari. Non a caso in questi giorni il Wall Street Journal parla della possibilità che gli eredi fondatori intendano vendere.
La catena di ristoranti più grande degli Stati Uniti
Chipotle è oggi la più grande catena di ristoranti fast-food negli Usa. Gestisce più di 3.100 locali negli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Germania e in Francia. Unica nel settore è proprietaria della licenza. Le altre fanno un largo ricorso al franchising. La dirigenza di Chipotle, però, è convinta che solo così sia possibile garantire la qualità del servizio. Con questo modello, spiegano gli analisti di Ubs, l’azienda può permettersi un prezzo più alto rispetto ai concorrenti, e lo slogan “cibo con integrità.”. Il CFO Jack Hartung, ha annunciato circa 200 aperture quest’anno. Il successo è legato alla combinazione tra locali fisici e attività digitali. Un mix che consente lo smaltimento rapido delle ordinazioni e la consegna a domicilio. Questo modello, spiegano gli analisti, ha permesso al gruppo di affrontare senza problemi la crisi del Covid. Durante la pandemia non ha registrato un solo calo di vendite mentre gli altri lottavano con sale da pranzo chiuse.
Fatturato record a 8,7 miliardi di dollari
Il fatturato che nel 2019 ammontava a 5.59 miliardi di dollari dovrebbe essere arrivato, secondo le stime a 8,7 miliardi (le cifre definitive saranno comunicate l’8 febbraio). Nel terzo trimestre le entrate sono aumentate del 13,7% contro il 7,6% dei concorrenti. L’utile per azione nel trimestre è salito del 28% a 9,20 dolari. A partire dal 24 aprile 2020, quando anche negli Stati Uniti sono cominciate le chiusure Covid il prezzo delle azioni è passato da 880 dollari a 1,5224 dollari. L’anno scorso la quotazione è scesa del 18% quasi alla pari con l’indice S&P 500 (-19%) Dall’inizio del 2023 è uno dei titoli migliori di Wall Street con un guadagno dell’11%. Nel corso di questi mesi la società è riuscita ad aumentare i prezzi, spiegano gli analisti di Ubs, per tener conto dell’inflazione che ha impattato sui costi e le spese in percentuale delle entrate sono state leggermente inferiori anno su anno. Il gruppo, fanno notare gli analisti di Cowen, non ha debiti ed ha una liquidità disponibile di 1,2 miliardi. “Bisogna anche tenere conto delle opportunità di menu digitali e le entrate del pranzo non ancora ai livelli pre-pandemia, questa è un’azienda con cui vuoi stare per il lungo termine – dichiara Joe Terranova di Virtus Investment Partners – Poiché Chipotle si rivolge a un pubblico con redditi più alti -aggiunge- i suoi clienti non hanno rallentato la spesa. Anche nello scenario di un 2023 ulteriormente contenuto, è improbabile che la catena subisca un forte impatto”.
I dubbi degli analisti di Barclays
Non tutti gli analisti però, sono così ottimisti. Barclays considera il titolo troppo caro. A questi livelli di prezzo scambia a 49 volte gli utili. Praticamente il doppio della concorrenza: Mc Donald’s sta a 27 volte, Burger King a 20 e Noodles 14. Tuttavia, fanno osservare in Oppenheimer ci sono alcuni altri fattori da tener presente. Innanzitutto, questa è la valutazione più economica di Chipotle negli ultimi cinque anni al di fuori di un periodo molto breve nel crollo del 2020. In secondo luogo, nessuno dei 31 analisti che coprono Chipotle nei prossimi 12 mesi lo vede scendere. Ognuno prevede un guadagno, da un modesto 3,4% fino al 42,6%.