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In evidenzaMercati Gio 04 maggio 2023

Piazza Affari debole. Svettano Saipem e Unicredit. Male Leonardo

Piazza Affari apre debole in attesa della decisone sui tassi della Bce e del rialzo della Fed. Bene Saipem, male Leonardo Piazza Affari debole. Svettano Saipem e Unicredit. Male Leonardo Piazza Affari
Redazione Verità&Affari
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Piazza Affari apre in calo. Websim boccia Stellantis

Piazza Affari apre debole in attesa della Bce e del rialzo dei tassi della Fed. L’indice Ftse Mib è in calo dello 0,54% a 26.691 punti. In netta flessione Leonardo che perde oltre il 6% dopo i dati del primo trimestre e Telecom in flessione dell’1,45% in attesa del cda di oggi. La ripresa del petrolio spinge invece Eni (+1%) e Saipem (+1,6%)

Leonardo

Leonardo in netto calo dopo la trimestrale che ha evidenziato utili leggermente inferiori alle attese. Per molti è stata l’ occasione per realizzare dopo la corsa del titolo da inizio anno a seguito della guerra in Ucraina.

A metà mattina perde il 6% a 10,34 euro.  Volumi pari a 2,6 milioni di pezzi, già in linea con la media a 30 giorni di 2,5 milioni per una intera seduta. Da inizio anno il titolo registra una crescita del 29%.  Il gruppo ha archiviato il primo trimestre con utile in calo ma ha confermato la guidance per il 2023. In crescita gli ordini.

“I risultati operativi inferiori sono più che compensati dalla forte raccolta ordini”, scrive Equita nel daily.

Secondo Banca Akros, “l’Ebita reported è stato deludente, inferiore alle attese, ma occorre considerare che il primo trimestre non ha un ruolo importante per ragioni stagionali”.

Infine, secondo un trader il calo odierno è da attribuire anche a realizzi dopo la recente corsa legata all’ampliamento della spesa militare da parte dei Paesi europei per la guerra in Ucraina.

Stellantis

Websim abbassa  il target price di Stellantis a 16.2 euro da 17.4 euro post distribuzione del dividendo Il dato sui ricavi del 1Q 2023 usciti ieri sono stati in aumento del +14% ovvero leggermente meglio delle attese. La raccomandazione resta  Neutrale alla luce di segnali non incoraggianti sul settore alla luce della possibile recessione  e contesto competitivo più sfidante su tutti. Ci aspettiamo una riduzione del pricing power che assieme all’inflazione sui costi dovrebbe portare ad una riduzione dei margini.

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