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In evidenzaMercati Mer 31 maggio 2023

Piazza Affari apre in calo. Torna la paura della recessione

Sui listini europei pesa la chiusura incerta Wall Street e la debolezza delle borse asiatiche. Vendite massicce sul produttore di chip Piazza Affari apre in calo. Torna la paura della recessione
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

Piazza Affari apre in forte calo

Apertura in deciso calo per la Borsa di Milano, con l’indice Ftse Mib che nelle prime battute segna una flessione di circa mezzo punto doppo essere arrivata a perde più dell’1%. Sui listini pesa l’andamento incerto di Wall Street, che alla vigilia ha chiuso con il Dow Jones in calo dello 0,15% mentre il Nasdaq ha segnato un progresso dello 0,32%. La giornata è ricca di dati economici a partire da quelli sull’inflazione in Francia, Germania e Italia. In  Spagna i prezzi sono scesi più del previsto e questo lascia pensare che la temuta recessione innescata dalle banche centrali sia alla fine arrivata.  Importanti il discorso di oggi pomeriggio di Christine Lagardev eil Beige Book stasera della Fed

Borse asiatiche in calo dopo i dati macro

In calo le borse asiatiche, dopo una serie di dati macroeconomici che indicano un indebolimento della crescita economica. Pesante in particolare Hong Kong, che cede oltre il 2,5% dopo i dati sull’attività manifatturiera cinese che indicano una contrazione per il secondo mese consecutivo.

Tra i titoli maglia nera in avvio per Stm, che cede il 2,3%. Nessun titolo positivo tra le Blue chips di Piazza Affari. Spread poco mosso a 182 punti base.

 

Analisi

Al netto del rally dei Tech, spinti dalle prospettive mirabolanti dell’Intelligenza Artificiale, maggio sarà un mese in rosso per i principali listini mondiali. Il Nasdaq ai prezzi di ieri sera è cresciuto del +6,5%. S&P500 +1%, Dow Jones  -3%.

In Eurozona, il FtseMib prima dell’ultima seduta ha perso nell’arco del mese l’1,90%, ma al netto del maxi stacco del 22 maggio (1,27%), riduce il calo a meno di un punto.

A livello di settori, in Eurozona chiudono il mese con un bilancio positivo ovviamente i Tech (+6%). Per il resto, sono sulla parità Viaggi & Turismo e Auto, ma in profondo rosso Real Estate -10%, Media -6%, Tlc -6%, Energy -6%. Banche -1,5%.

Pessimo mese per la Cina. La borsa di Hong Kong ha perso circa l’8,5%, il CSI 300 il 6%.

Dal punto di vista operativo, ribadiamo che l’approdo su livelli discriminanti di forte valenza pluriennale invita a prendere profitto su molti indici: Nikkei sui top da 33 anni; Dax sui massimi storici, Nasdaq sotto resistenza nel range 12.900/13.100 punti, S&P500 in area 4.200, Eurostoxx 50 sui top da novembre 2021.

L’unica eccezione riguarda chiaramente la Cina, tra i listini più deboli del mondo. Partendo dalla semplice premessa che non si possa fare a meno della più grande economia dell’Asia-Pacifico in un portafoglio globale, si possono sfruttare le discese fino alla soglia discriminante in area 3.500 per comprare azioni dell’indice CSI 300, oggi 3.786. Sotto quel livello dovremo rivedere pazientemente un po’ tutto lo scenario.

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