Borsa di Milano, Piazza Affari apre debole. Si teme l'inflazione Usa
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Mercati Mar 14 novembre 2023

Piazza Affari parte al rallentatore. Oggi l'inflazione Usa

I listini del Vecchio continente avviano la seduta in lieve rialzo. Attesa per i dati macro Usa. La Borsa di Milano apre in rialzo dello +0,41% Piazza Affari parte al rallentatore. Oggi l'inflazione Usa Piazza Affari
Redazione Verità&Affari
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Occhi puntati sul cruciale dato sull’inflazione americana. Gli investitori di mezzo mondo sono concentrati du questo indicatore per capire come muoversi sui listini. Così le Borse europee avviano una seduta all’insegna dell’incertezza, nonostante i timidi guadagni delle piazze asiatiche (Tokyo +0,34%). La Borsa di Milano apre a +0,2, Parigi è vicino alla parità (+0,16). Praticamente ferme Francoforte (+0,09%) e Londra (+0.03%).  

I mercati puntano a una nuova discesa dei prezzi al consumo in Usa e alla fine della stagione del rialzo dei tassi. Anzi, sono già tutti impegnati nella previsione sul prossimo ciclo di allentamento monetario: UBS si aspetta sette tagli nel corso dell’anno prossimo, Morgan Stanley quattro. L’atteso sondaggio della Fed di New York ha mostrato ieri che le aspettative dei consumatori per l’inflazione a 12 mesi sono ora a 3,6%, in calo rispetto al 3,7% di un mese fa. Al Congresso, i democratici hanno detto no alla proposta di mediazione sull’innalzamento del debito avanzata dallo speaker Mike Johnson.

C’è grande attenzione anche sui dati macroeconomici del Vecchio continente: dall‘indice Zew tedesco sulla fiducia sull’economia tedesca alle indicazioni su Pil e occupazione nell’Eurozona. Tutti tasselli che dovrebbero consentire agli investitori di avere maggiore visibilità sull’indirizzo di politica monetaria della Bce, dopo che Christine Lagarde, nei giorni scorsi, ha preannunciato che i tassi resteranno ai livelli attuali per un certo periodo. Naturalmentre resta alta la tensione per la situazione geopolitica. Tuttavia in Medio Oriente sembrano esserci spiragli per un accordo tra Israele e Hamas per il rilascio di 70 ostaggi.

Le Borse cinesi chiudono la seduta in territorio positivo: l’indice Composite di Shanghai sale dello 0,31%, a 3.056,07 punti, mentre quello di Shenzhen guadagna lo 0,38%, salendo a quota 1.921,72. Gli investitori attendono domani i dati sull’economia cinese, tra cui investimenti, vendite retail e produzione industriale.

ENERGIA

Il petrolio è in leggero rialzo, dopo che l’Opec ha pubblicato il rapporto mensile sul mercato di novembre, segnalando che i fondamentali del mercato petrolifero rimangono forti e il sentimento negativo sulla domanda è esagerato: i future del Wti dicembre salgono dello 0,13% a 78,36 dollari al barile, quelli del Brent gennaio dello 0,15% a 82,63 dollari. I contratti del gas scambiati ad Amsterdam, dopo avere segnato una prima posizione a 47,1 euro al megawattora, salgono dell’1,2% a 47,2 euro.

VALUTE

L’euro si rafforza leggermente e torna sopra 1,07 dollari, passando di mano a 1,0706 (da 1,0673 alla chiusura precedente). La moneta unica vale anche 162,35 yen (da 161,77), mentre il cambio dollaro/yen è a 151,64.

TITOLI DI STATO

Avvio in leggero calo per lo spread tra Btp e Bund, con il differenziale di rendimento tra i titoli decennali italiano e tedesco che cede un punto base a quota 182. Il rendimento dei bond italiani flette di poco più di un punto base, al 4,53%

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