La settimana in Borsa apre con il broncio, ecco cosa aspettarsi
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Mercati Lun 19 dicembre 2022

La settimana in Borsa apre con il broncio, ecco cosa aspettarsi

La settimana in Borsa parte con il broncio. I futures sono piatti come l’Eustoxx 50 o addirittura negative. La settimana in Borsa apre con il broncio, ecco cosa aspettarsi BORSA FRANCOFORTE ORSO TORO
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

Le previsioni per la settimana in Borsa

La settimana in Borsa parte con il  broncio. I futures sono piatti come l’Eustoxx 50 o addirittura negative. A meno dii novità dell’ultima ora, al momento improbabili, l’anno si chiudereà con un segno negativo. I numeri uno della Federal Reserve e della Banca centrale europea, Jerome Powell e Christne Lagarde, hanno usato toni da falco, sebbene nei fatti abbiano ridotto il rialzo dei tassi di interesse allo 0,5%, rispetto al precedente ritocco dello 0,75%. I mercati si aspettavano un segnale più conciliante che però non è arrivato. Adesso bisognerà aspettare fino a metà gennaio per avere dati freschi.

Così Milano ha lasciato sul parterre il 2,4% (-13,4% il bilancio da inizio anno), Francoforte il 3,4% (-12,6%), Parigi il 3,4% (-9,8%) Madrid il 2,1% (-6,9%) e Londra l’1,9% (-0,7%). Anche Wall Street ha finito in rosso. Gli occhi sono puntati sul Nasdaq. Se dovesse rompere al ribasso la soglia di undicimila punti (oggi sta a 11.293) sarebbe  un segnale pessimo per tutto il mercato. Certo c’è sempre la vecchia massima secondo cui bisogna comprare sotto le bombe per poi sfruttare l’inevitabile ripresa. Il problema è che, come sempre, nessuno può sapere quando le esplosioni cesseranno e dunque in questo momento si muovono in pochi.

A Piazza Affari sono state comprate le banche: Banco Bpm è stata la migliore, registrando un rialzo del 3,5% (+23%), spinta dalla notizia che Enasarco ha acquistato l’1,97% del capitale. Unicredit, inoltre, ha messo a punto un progresso del 2,1% (-5,6%), forte dell’accordo commerciale con Azimut, a sua volta salita dell’1,9% (-17%), piazzandosi al terzo posto della classifica settimanale. Hanno fatto bene anche Leonardo (+1,9%) e Saipem (+0,7%). Per contro Hera è stata la peggiore, lasciando sul parterre il 9,9% e ampliando le perdite da inizio anno al 30%, complice anche l’istruttoria dell’Antitrust sulle principali società che erogano l’energia. Sono inoltre andate male le Iveco (-6%), le Unipol (-5,6%) e le St (-5,3%) e le Italgas (-5%). In Europa si sono distinte le Adidas salendo dell’1,9% (-52,2%), mentre hanno fatto male le Bayer (-8,2% +3,3%).

WALL STREET

Goldman Sachs  (-1%)  licenzierà 4mila dipendenti.

Meta Platform (+4,3%) La controllante di Facebook ha ricevuto un giudizio positivo da J.P. Morgan,

Adobe (+3%). La software house statunitense ha chiuso il quarto trimestre sopra le attese. L’utile per azione rettificato è stato pari a 3,60 dollari, in crescita rispetto allo scorso anno, quando era pari a 3,20 dollari, e sopra le stime di 3,50 dollari.

Accenture (-6%) . La società di consulenza ha comunicato stime  sotto le attese.

Obbligazioni

Vendite sui bond della zona euro in vista del rialzo dei tassi. Il rendimento del BTP decennale sale a 4,27%. Spread a 212. Pesa anche la mancata adesione  dell’Italia al meccanismo di salvaguardia MES. Bund decennale 2,18%. La probabilità che la Banca Centrale Europea torni ad aumentare i tassi di interesse di 75 punti base è ora “molto bassa”, ha detto Mario Centeno, membro del Consiglio direttivo della Bce, mettendo in guardia dal rischio di una reazione eccessiva all’alta inflazione con misure restrittive.

Petrolio

Il wti ha registrato un progresso del 4,5%, riducendo il calo da inizio 2022 all’1,5%.

Gas

Gas Usa  -10%, Gas Europa -8% a 123 euro per mwh. L’accordo sul tetto al prezzo sarebbe vicino. Forse già oggi.

Valute

L’Euro sale ancora a 1,06 sul dollari.

Asia

Le Borse asiattiche scendono Hong Kong perde lo 0,71%. Giù anche il Nikkei e Shanghai con perdite che superano l’1%.

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