Contesto macroeconomico difficile
Il percorso non è stato privo di ostacoli. In seguito ai risultati del primo semestre 2022, lo scorso ottobre la società aveva anche comunicato il ridimensionamento della propria valutazione, fino al mese di marzo attestatasi a quota 1,25 miliardi di dollari, a un miliardo, a fronte di un “contesto macroeconomico molto cambiato” e “in linea con “player comparabili del settore”. Ma la società sembra fiduciosa sulla riuscita dell’operazione. “Diventare una società pubblica è un passo naturale per Lanvin group in questo momento – ha dichiarato il ceo Joann Cheng -. Abbiamo costruito un portafoglio solido di marchi storici e registrato una forte crescita negli ultimi anni. Guardando al futuro, la nostra strategia sta guidando una crescita organica continua attraverso l’espansione geografica, di canale e di prodotto per i nostri marchi, unita a investimenti disciplinati nel settore della moda di lusso. In un contesto di comprovata resilienza nel mercato dell’alto di gamma, siamo fiduciosi che questa strategia ci consentirà di offrire una crescita e un valore sostenuti a lungo termine ai nostri azionisti”.