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ModaPrimo piano Ven 10 marzo 2023

Prada, Bertelli: "Dual listing a Milano resta un'opzione"

Bertelli non smentisce il possibile dual listing di Prada, con lo sbarco anche a Piazza Affari: "Ma ci sono aspetti tecnici da risolvere" Prada, Bertelli: "Dual listing a Milano resta un'opzione"
Redazione Verità&Affari
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Prada, dual listing a Milano un’opzione

(Teleborsa) – “Stiamo guardando a possibili acquisizioni lungo la filiera, a cominciare dalla rete dei nostri fornitori. Purtroppo nei primi anni 2000 è stato perso knowhow perché tanti piccoli imprenditori hanno chiuso perché non c’è stato un corretto passaggio generazionale”. Lo ha affermato Patrizio Bertelli, consigliere esecutivo di Prada, in una intervista al Corriere della Sera, spiegando che “è fondamentale salvaguardare la filiera perché il know-how è qui in Italia, lavorare a beneficio della conservazione della specie. Poi che lo facciano gruppi francesi, americani o italiani, non importa”.

Ieri il gruppo italiano del lusso ha comunicato di aver chiuso il 2022 con ricavi netti pari a 4,2 miliardi di euro, in crescita del 21% rispetto al 2021, e un utile netto di 465 milioni di euro, in aumento del 58%.

In merito alle indiscrezioni su un dual listing a Milano, in quanto Prada è già quotata alla Borsa di Hong Kong, Bertelli ha detto che “resta un’opzione che stiamo analizzando sul fronte della fattibilità. Ma ci sono ancora molti aspetti tecnici da risolvere perché non ci sono precedenti”.

Nel 2023 possibili ricavi oltre 4,5 miliardi

Nonostante in passato Prada abbia acquisito altri marchi, oggi ha preso un’altra strada. “L’errore capitale è stato quello di acquisire un marchio lasciando lì il vecchio proprietario a gestirlo, anche se è uno stilista, o mantenendo la prima linea di manager perché altrimenti all’interno si hanno dei nemici”, ha detto Bertelli.

In merito all’aver raggiunto in anticipo gli obiettivi del piano, ha detto: “Abbiamo raggiunto i target di profittabilità in 14 mesi invece che in tre anni. E se tutto va bene raggiungiamo anche quello sui ricavi che nel 2023 potrebbero superare i 4,5 miliardi“. L’auspicio è che tra dieci anni Prada diventi “una realtà che ha un fatturato di dieci miliardi”.

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