Anche in Cina i ricchi piangono, crolla il numero di miliardari
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ApprofondimentiMondo Gio 10 novembre 2022

Anche in Cina i ricchi piangono, crolla il numero di miliardari

Il circolo dei miliardari cinesi ha perduto 300 soci quest’anno. Un sintomo della crisi che vede l’economia rallentare. Anche in Cina i ricchi piangono, crolla il numero di miliardari
Riccardo Pelliccetti
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Riccardo Pelliccetti

Riccardo Pelliccetti, triestino, è stato caporedattore e inviato speciale per 20 anni de Il Giornale, dopo aver lavorato per diversi quotidiani, periodici e riviste web, occupandosi di politica estera e difesa. Ma è tornato alla sua passione: l’economia. Ha pubblicato i libri “La via dell’esodo” (1997), “I nostri marò” (2013) e “Le verità negate” (2020).

I miliardari in Cina

Il circolo dei miliardari cinesi ha perduto 300 soci quest’anno. Un sintomo della crisi che sta attraversando il Paese guidato da Xi Jinping, che vede l’economia rallentare a causa delle rigide politiche anti Covid e del disastroso mercato immobiliare. Il numero dei paperoni in Cina ha così registrato il calo più elevato negli ultimi 24 anni, secondo la classifica annuale redatta dall’azienda cinese Hurun, ma è in calo anche il patrimonio complessivo, circa 3.500 miliardi di dollari, che è diminuito del 18% nel 2022. Un altro dato: sono 1305 le persone con una fortuna stimata di almeno 5 miliardi di yuan (690 milioni di dollari), anche in questo caso c’è un calo dell’11 %.

Che cosa sta succedendo? In primo luogo la dura politica sanitaria, con ripetuti isolamenti di intere aree urbane a causa del Covid, che ha interrotto la produzione e le catene di approvvigionamento, frenando molte attività. Inoltre, la crisi immobiliare che registra un continuo calo dei prezzi degli immobili, anche nelle grandi città, e un aumento dell’indebitamento sia delle famiglie sia dei costruttori, i quali spesso non sono in grado di rispettare gli impegni presi per mancanza di liquidità.

I miliardari cinesi sono stati penalizzati anche dalla borsa, sia a causa della nazionalizzazione delle imprese high tech da parte del governo sia per le incertezze provocate dalla guerra in Ucraina. Il Fondo monetario internazionale prevede una crescita del 3,2% quest’anno in Cina, il ritmo più debole in quattro decenni, escluso il periodo pandemico. Ma vediamo chi sono i paperoni cinesi. Il più ricco è Zhong Shanshan, fondatore dell’azienda di acque minerali Nongfu Spring, che ha visto crescere la propria fortuna del 17% a 65 miliardi di dollari.

Zhang Yiming, fondatore di ByteDance, che controlla il social network TikTok, è al secondo posto ma la sua fortuna è crollata del 28% a 35 miliardi. Il fondatore di Alibaba, Jack Ma, è sceso dal quinto al nono posto dopo aver perso il 29% della sua fortuna, che vale ora 25,7 miliardi. I ricchi che hanno perso di più sono quelli che operano nel settore immobiliare come Yang Huiyan, che guida la Country Garden Holding e che ha visto andare in fumo 15,7 miliardi di dollari. Xu Jiayin, presidente del colosso immobiliare Evergrande, invece ha lasciato la top 100 dei più ricchi, finendo al 172.mo posto a causa dei 300 miliardi di dollari di debiti della sua azienda.

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