Crollo delle banche, parla il decano degli economisti Onado
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PersonaggiPrimo piano Mer 15 marzo 2023

Crollo delle banche, il decano degli economisti Onado: "Siamo come nel 2008"

Marco Onado, considerato il decano degli economisti italiani, sulla crisi delle banche dopo il caso Credit Suisse. Crollo delle banche, il decano degli economisti Onado: "Siamo come nel 2008"
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Il crollo delle banche e il caso Credit Suisse

Prima il fallimento dell’americana Svb, che ha mostrato il fianco scoperto delle piccole banche a stelle e strisce. A cui sono seguite le repentine rassicurazioni dello stesso presidente Joe Biden, sul fatto che non ci sarebbe stato alcun effetto a catena. Ora il caso Credit Suisse, crollata in Borsa dopo la pubblicazione del rapporto annuale. A cui sono seguite le rassicurazioni trasversali della politica. E con la Bce, che si è affrettata a chiedere agli istituti l’eventuale esposizione verso Zurigo. Una situazione incandescente e dagli sviluppi ancora imprevedibili.

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“Il problema che stanno venendo a galla tutta una serie di rischi delle banche – spiega Marco Onado, storico professore della Bocconi, considerato il decano degli economisti italiani -. La situazione è molto delicata. Si era convinti che le Banche centrali sarebbero state i salvatori di tutti sempre e comunque. Non è così e non può essere così”.

Su Credit Suisse il professore ricorda come fosse “in crisi ben prima”. Ma avverte: “Siamo come nel 2008”. Ovvero? “Quando le banche crollavano come frutti maturi”. “Le banche italiane – prosegue Onado – si erano salvate allora dalle follie dei subprime, ma i rischi vengono sempre a galla. E se la crisi si generalizza nessuno può stare tranquillo”. Ecco perché il professore spera in una Bce più mite sui tassi alla prova di domani: “Sarebbe meglio un rialzo dello 0,25. Bisogna evitare che la situazione si aggravi”.

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