Panetta all’Economia con la Meloni? Il destino del Draghi boy Fabio Panetta
Meglio fare il ministro dell’Economia in un governo di centrodestra per Fabio Panetta o fare il governatore di Bankitalia
Il futuro di Panetta
Meglio fare il ministro dell’Economia in un governo di centrodestra, costantemente tenuto sotto tiro da Bruxelles, o in un esecutivo di Salute pubblica, con il Pd di Enrico Letta che si ricicla come alleato di Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia? Fabio Panetta, membro italiano del direttorio della Bce, non ha dubbi: assai meglio aspettare l’autunno del 2023 e succedere a Ignazio Visco come governatore della Banca d’Italia. All’epoca, il banchiere centrale romano, classe 1959, avrà l’età giusta, 64 anni.
Anche per farsi due mandati (12 anni) come l’attuale inquilino di Palazzo Koch, che andrà in pensione alla vigilia del settantaquattresimo compleanno. Il tutto sotto l’egida di Mario Draghi, romano dell’Eur come Panetta e suo grande sponsor. Perché Panetta, già direttore generale di Bankitalia, è un predestinato e non è neppure un tipo paludato come molti suoi colleghi. Capace quasi di commuoversi nei giorni dell’invasione dell’Ucraina, quando parlò «di un mondo diventato più cupo, in cui i nostri passi dovrebbero essere più piccoli» (28 febbraio). Ma anche di usare come esempio «la pizza e i broccoli» per spiegare come le monete digitali possono controllare i consumatori, se non sono pubbliche.
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