Consultazioni 2018-2022: come cambia il centrodestra in una foto
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PoliticaPrimo piano Ven 21 ottobre 2022

Consultazioni 2018 vs 2022: come è cambiato il centro-destra in una foto

Come possono cambiare  le cose in soli quattro anni. Quando il centro-destra si presentò alle consultazioni del 2018, il mondo era diverso. Consultazioni 2018 vs 2022: come è cambiato il centro-destra in una foto GIORGIA MELONI FRATELLI D'ITALIA SILVIO BERLUSCONI MATTEO SALVINI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA ALESSANDRO CATTANEO
Marco Vassallo
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Marco Vassallo

Il centrodestra cambiato in una foto

Come possono cambiare  le cose in soli quattro anni. Quando il centro-destra si presentò alle consultazioni del 2018, il mondo era diverso. Non c’era il Covid e se ci avessero parlato di una guerra nel continente, ci saremmo fatti una bella risata. E avremmo avuto la stessa reazione se un omino dal futuro ci avesse comunicato che la prima premier donna italiana sarebbe stata Giorgia Meloni. In effetti gli equilibri nella colazione sono cambiati un bel po’. Vediamo come, confrontando le foto del 2018 e del 2022 dopo il primo colloquio con il Presidente della Repubblica.

Il discorso dopo le consultazioni 2018

Consultazioni 2018

Forse l’unica cosa uguale al 2018 era il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Mentre la macro differenza che salta agli è quella della leadership. Nel 2018 il partito della coalizione che aveva ricevuto più voti era Lega, che poi avrebbe governato con il  Movimento 5 s. Ma ad aprire  e chiudere le danze nel canonico intervento stampa, fu Silvio Berlusconi.  In quella occasione, il leader di Forza Italia passò virtualmente  e malincuore le consegne a Matteo Salvini, di fatto nuovo capo di coalizione in base alle preferenze elettorali. Salvini in quel caso fu introdotto da Berlusconi e lesse un discorso comune scritto con gli altri membri della coalizione. Durante il suo speech, fu memorabile il gesticolare del Cavaliere che con la mano quasi scandiva i punti enunciati da Salvini. È lo stesso Berlusconi, d’altronde, a chiudere la conferenza mentre la Meloni rimane ai margini senza proferire nemmeno una parola.

La trasformazione di Giorgia leader

Nel 2022 l’impettito Salvini del 2018 ha lasciato invece il posto alla leader di Fratelli d’Italia che si piazza fisicamente al centro del gruppo della coalizione. I temi da affrontare sono diversi: all’epoca i temi caldi erano Siria, immigrazione e flat tax. Ora al centro ci sono guerra e crisi energetica. Per affrontare le nuove sfide, la Giorgia innanzitutto cambia outfit: camicia scura e capello legato, contro la camicetta e la chioma sciolta di quattro anni prima. Idee chiare perché nonostante parli pochi minuti e solo lei, l’orientamento di questa legislatura le consegna naturalmente la leadership. Nonostante ci siano dei nodi interni da sciogliere, soprattutto con Forza Italia. Meloni è  sicura grazie ai suo voti che sono quadruplicati rispetto al 2018, e si presenta  come prossima premier. Attorno a lei il gruppo di accompagnatori è più nutrito, ci sono infatti vari esponenti della coalizione e non sono i leader. Berlusconi, che negli ultimi giorni ne ha passate parecchie, sorride da attore consumato ma stavolta rimane al posto suo e non pronuncia parola. Emblematica, comunque, è l’espressione un po’ perplessa del Cavaliere mentre la Meloni  parla ” dell’indicazione unanime sul mio nome come rappresentanza della maggioranza, proponendo la sottoscritta per il mandato di formare il nuovo governo”.

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