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PoliticaPrimo piano Mer 28 dicembre 2022

Crosetto impugna il machete: via i burocrati dai ministeri

Il ministro della Difesa Crosetto dice che un'opera pubblica, per la quale oggi ci vogliono 17 anni, dovrà essere ultimata in 4-5 anni. Crosetto impugna il machete: via i burocrati dai ministeri Guido Crosetto
Redazione Verità&Affari
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Le parole di Crosetto

Usare “il machete” “contro chi nelle amministrazioni pubbliche si è contraddistinto per la capacità di dire no e di perdere tempo“.  “Non si può pensare di fare politiche nuove e diverse, se nei posti chiave tieni funzionari che hanno mentalità vecchie o servono ideologie di cui noi rappresentiamo l’alternativa”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una intervista al Messaggero.

Il cofondatore di Fratelli d’Italia attribuisce le difficoltà incontrate dal governo nell’iter di approvazione della manovra a tre fattori: il poco tempo a disposizione, l’inesperienza, ma anche “una classe dirigente nei ministeri e in ogni settore della macchina burocratica che va cambiata in profondità”.

Crosetto ammette che il repulisti non può avvenire tutto d’un botto: “La macchina amministrativa deve andare avanti. E non puoi fermarti mandando subito via funzionari di cui non ti fidi o hanno idee diverse dalle tue”. Tuttavia, continua, “bisogna avere il coraggio di fare queste scelte. Mentre in alcuni ministeri c’è il timore di prendere decisioni che invece vanno prese per rimettere in moto il Paese. Serve coraggio. Bisogna tagliare con il machete alcune catene che bloccano lo sviluppo dell’Italia”.

Secondo Crosetto “ora ci vogliono 17 anni per realizzare un’opera pubblica, dovranno diventare quattro o cinque al massimo“.

Il titolare della Difesa ha poi frenato sul possibile invio di armi anti-aeree all’Ucraina. Le daremo “se sarà possibile”, ha detto. “Se diamo sistemi di difesa aerea all’Ucraina, dobbiamo prenderli dalle nostre scorte e lo dobbiamo fare senza sguarnirci e con la certezza della qualità”.

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