Di Maio non prende voti ma fa il pieno di soldi con le elezioni
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Politica Mer 05 ottobre 2022

Di Maio non prende voti ma fa il pieno di soldi in campagna elettorale

Una partita finita malissimo per Luigi Di Maio, salvo che per l’elezione alla Camera del suo alleato Bruno Tabacci. Di Maio non prende voti ma fa il pieno di soldi in campagna elettorale
Fosca Bincher
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Fosca Bincher

Il finanziamento a Di Maio

È stato il suo esordio nella caccia ai finanziatori della politica. Una partita finita malissimo per Luigi Di Maio, salvo che per l’elezione alla Camera del suo alleato Bruno Tabacci (ma non è stata una grande impresa: è alla sua settima legislatura). Se dal punto di vista politico Impegno civico è naufragato, almeno le casse non piangono. Perché sono stati non pochi i sostenitori del comitato elettorale dell’ex capo politico del Movimento 5 stelle.

Il contributo più sostanzioso – 50 mila euro – è arrivato dall’Energas di Menale Diamante. Poi ci sono i 30 mila euro versati da Marco Rotelli (gruppo San Donato) che altrettanti ne ha donati al Pd di Enrico Letta. Altri 30 mila euro sono arrivati dall’Università privata Niccolò Cusano. Venticinquemila in cassa dalla Sud Trasporti srl. E poi diecimila euro da Vincenzo Federico Sanasi D’Arpe, manager pubblico amministratore delegato della Consap.

I soldi di Romeo

E 10 mila euro da Alfredo Romeo, il signore del facility management pubblico nonché editore de Il Riformista diretto non proprio da un fan di Di Maio come Piero Sansonetti. Altri 10 mila euro da Almas partecipazioni industriali di Paolo Scudieri, capo del gruppo Adler Pelzer finito queste estate alla ribalta delle cronache per l’incendio che ha distrutto il suo yacht appena acquistato per 25 milioni di euro al largo dell’isola di Formentera nelle Baleari.

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