Giallo anche sull'elezione di Fontana, al centrodestra mancano 14 voti
Centrodestra compatto, sì, nell'elezione del presidente della Camera, ma con alcuni astenuti. A Lorenzo Fontana sono mancate 14 preferenze. ANTONIO TAJANI LORENZO FONTANA DEPUTATOI voti che sono mancati a Fontana
Centrodestra compatto, sì, nell’elezione del presidente della Camera, ma con alcuni astenuti. A Lorenzo Fontana sono mancate, infatti, almeno 14 preferenze da parte della coalizione che lo sostiene. L’onorevole è stato eletto sullo scranno più alto di Montecitorio con 222 voti. La maggioranza di centrodestra può disporre, però, di 237 consensi, anche se oggi erano 236 i presenti, vista l’assenza del deputato di Forza Italia, Andrea Orsini, positivo al Covid-19. All’appello sono mancati, quindi, 14 voti.
A cercare di ricucire lo strappo ci ha pensato il deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, che ha giudicato come “abbastanza normale che su tanti voti ne siano mancati alcuni”, assicurando, tuttavia, che Forza Italia ha votato compatta per Fontana. In realtà la situazione appare pure peggiore, se non tragicomica. In dieci hanno scritto sulla scheda solo uno stringato “Fontana”. Ma in Parlamento è presente anche Ilaria Fontana del Movimento 5 Stelle e, quindi, non è stato possibile attribuire il voto.
Un altro deputato, invece, deve essere andato in confusione e ha votato sì per Fontana, ma sbagliando nome di battesimo. Ha scritto Attilio, che è il governatore della Lombardia. Giorgia Meloni ha, comunque, guardato subito al futuro. “Gli italiani ci chiedono risposte immediate e non perdere tempo. E la votazione di oggi, dopo quella di ieri in Senato, conferma che vogliamo lavorare in questa direzione”, ha detto.