Legge di Bilancio, Pd batte 5 Stelle nella gara degli emendamenti
Menu

QUOTIDIANO INDIPENDENTE - Fondato e diretto da MAURIZIO BELPIETRO

Home/ In evidenza/Politica
In evidenzaPolitica Gio 08 dicembre 2022

Legge di Bilancio, verso la discussione in Parlamento. Il Pd batte i 5 Stelle nella gara degli emendamenti

Sono 3.104 gli emendamenti alla manovra presentati nella commissione Bilancio della Camera.  Al Partito democratico il record. Legge di Bilancio, verso la discussione in Parlamento. Il Pd batte i 5 Stelle nella gara degli emendamenti
Redazione Verità&Affari
di 
Redazione Verità&Affari

Gli emendamenti alla legge di Bilancio

Sono 3.104 gli emendamenti alla manovra presentati nella commissione Bilancio della Camera.  Di questi, il Partito democratico ne ha presentati 957. Seguono il Movimento 5 stelle con 772 emendamenti, Azione-Italia viva con 311, Fratelli d’Italia con 285, Alleanza Verdi Sinistra con 191, Lega con 151, Forza Italia con 136 e Noi moderati con 45.  Infine, 23 emendamenti sono stati presentati dal gruppo Misto, altri 93 dalla componente Più Europa e 133 dalla componente Minoranze linguistiche. Altri sette emendamenti arrivano, infine. dalle commissioni.

Un avvio della discussione complicato, quindi, per la prima manovra finanziaria della premier Giorgia Meloni. E mentre il Movimento 5 Stelle annuncia di essere pronto ad uno “tsunami” parlamentare, il Pd promuove a gran voce le sue proposte, sostenendo che “correggono le iniquità che colpiscono i più deboli”. I punti più delicati della legge di Bilancio, come si sa, riguardano la revisione del reddito di cittadinanza, il tetto al contante, le pensioni, la flat tax e le bollette. Per un deficit previsto di 21 miliardi. 

Il Pd sottolinea l’importanza di lasciare “così com’è” opzione donna. “Lasciare migliaia di lavoratrici nell’incertezza è assurdo ed ingiustificato. I criteri su cui ci si è avventurati sono arbitrari e contraddittori e alla fine non reggeranno. Evitate ulteriori pasticci”, ha detto il deputato del Partito democratico ed ex ministro del Lavoro, Andrea Orlando. Sul tetto al contante il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, ha assicurato, invece, che verrà fissato a 5 mila euro.

“L’Europa sta ragionano su un limite che va da 5 ai 10 mila euro – ha spiegato -. Cinquemila euro è il limite più basso su cui sta ragionando l’Europa, quindi siamo assolutamente in linea con gli altri paesi d’Europa”. Anche sul Pos Maurizio Lupi, intervenuto ai microfoni di “Un giorno da pecora” su Rai Radio1, ha aggiunto che “non abbiamo assolutamente cambiato idea, rimarrà a 60 euro”. La discussione è solo alle battute iniziali.

Condividi articolo