Condono salva-calcio, no dell'Economia al regalo da 800 milioni - V&A
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PoliticaPrimo pianoSport Mer 07 dicembre 2022

Condono salva-calcio, il ministero dell'Economia boccia il regalo da 800 milioni ai club

Il ministero dell'Economia boccia l'emendamento salva-calcio per rateizzare senza sanzioni gli 800 milioni di debiti dei club con il Fisco. Condono salva-calcio, il ministero dell'Economia boccia il regalo da 800 milioni ai club
Alberto Mapelli
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Alberto Mapelli

Il condono salva-calcio bocciato da Giorgetti

L’emendamento/condono salva-calcio utile alle società calcistiche, in particolare ai club di Serie A, sarebbe stato bocciato dal ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti. La notizia – riportata da diversi quotidiani – blocca sul nascere una possibile polemica su un regalo da 800 milioni di euro (secondo i conti del Sole 24 ore) incartato per Natale per le società calcistiche. L’ultima parola non è ancora detta, ma già ieri il ministro dello Sport Andrea Abodi aveva bocciato l’emendamento all’Aiuti quater.

Cosa dice l’emendamento salva-calcio

Rivolto alle società calcistiche, professionistiche e non, l’emendamento prevede la rateizzazione fino a 60 tranche dei debiti con lo Stato con l’abolizione delle sanzioni. Gli importi  interessati sono i versamenti fiscali e contributivi sospesi per l’emergenza Covid da gennaio a novembre 2022.

Nel complesso sarebbero circa 800 i milioni di euro dovuti, che andrebbero pagati entro dicembre dalle società sportive. Non ci sono cifre ufficiali, ma la maggior parte di questo debito (si parla di 500-600 milioni di euro) pende sulle società calcistiche italiane. La possibilità di rateizzare è prevista anche nella norma attuale, ma con una sanzione del 10%.

Senza contare che si tratterebbe, nella sostanza, di uno scudo penale. In caso di mancati versamento di ritenute Irpef per 150 mila euro e di mancati pagamenti Iva per 250 mila, infatti, scatterebbe la rilevanza penale per manager e società.

Opposizione

Ma il ministero dell’Economia, come detto, avrebbe bocciato il condono salva-calcio. La contrarietà al condono era arrivata sia dalla Lega sia dai banchi dell’opposizione. In particolare duro era stato il commento di Matteo Renzi, presidente di Italia viva: “Anziché la rateizzazione a spese del contribuente, le aziende del calcio imparino a gestire bene i bilanci”.

L’emendamento era stato proposto con firme bipartisan, anche se da più parti era stato indicato Claudio Lotito, senatore di Forza Italia e presidente della Lazio, come l’architetto della norma. “Nessuna società sportiva ha avuto un ristoro”, ha sottolineato Lotito. Il senatore ha evidenziato anche la disparità di trattamento con il settore del cinema, che ha incassato un miliardo.

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