Da Berlusconi alla Meloni quando i figli vengono prima di tutto
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Politica Ven 29 luglio 2022

Da Salvini a Berlusconi fino alla Meloni quando i figli vengono prima di tutto

Che cosa non si farebbe del resto per i figli? Soprattutto in un partito che vede nella famiglia un punto di riferimento. Da Salvini a Berlusconi fino alla Meloni quando i figli vengono prima di tutto
Fiorina Capozzi
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Fiorina Capozzi

Giornalista di economia e finanza con esperienza internazionale e autrice di "Vincent Bolloré, il nuovo re dei media europei" (2015) e "Telecommedia a banda larga" (2020). Riconosciuta da Reporters without borders per il suo lavoro sui media europei.

La politica e i figli

Che cosa non si farebbe del resto per i figli? Soprattutto in un partito che vede nella famiglia un punto di riferimento della società italiana. Figli e famiglia sono però di solito dietro le quinte. Dalla vita dei politici spuntano fuori solo in occasione di battibecchi politici, campagne elettorali oppure se c’è stato, per così dire, un incidente di percorso. Come dimenticare Renzo Bossi, figlio dell’ex leader della Lega Umberto, finito in tribunale per la laurea comprata in Albania “a sua insaputa”?

O ancora le notti pazze milanesi in discoteca di Barbara Berlusconi fra i rampolli della Milano bene?  O le immagini liberamente tratte dal libro di papà Silvio “Una storia italiana” che arrivò nelle case delle famiglie italiane. Il leader di Forza Italia, agli esordi politici nel 1994, aveva detto: “Lo giuro sulla testa dei miei figli: venderò le aziende”. Le imprese sono ancora lì, anche se non controllate direttamente da Silvio Berlusconi. E per fortuna anche la testa dei suoi figli.

Infine, correva l’anno 2019 quando il figlio di Salvini venne ripreso mentre faceva un giro sulle moto d’acqua della polizia. “Mio figlio sulla moto d’acqua della polizia – disse il ministro dell’Interno Matteo Salvini – è un errore mio da papà, nessuna responsabilità va data ai poliziotti, che anzi ringrazio perché ogni giorno rischiano la vita per il nostro Paese”. La famiglia è sempre la famiglia.

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