Fdi fa quadrato intorno a Giorgia: «Coalizione unita o si rivota»
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Politica Lun 17 ottobre 2022

Fdi fa quadrato intorno a Giorgia: «Coalizione unita o si rivota»

In attesa dell'incontro chiarificatore tra la leader del partito vincitore alle scorse elezioni e Silvio Berlusconi di Forza Italia assicura. Fdi fa quadrato intorno a Giorgia: «Coalizione unita o si rivota»
Redazione Verità&Affari
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I pareri di Fratelli d’Italia sul governo Meloni

“Conosco Giorgia Meloni da anni, conosco il suo carattere e il motivo per cui è scesa in politica, non di certo per essere tirata per la giacchetta un giorno sì e l’altro pure. Dobbiamo essere seri: o ci sono le condizioni per un governo forte e autorevole con tutte le componenti del centrodestra o meglio neanche iniziare”. Luca Ciriani, capogruppo uscente di Fd’I al Senato, esprime netto il suo pensiero a “Tg1 mattina” dopo giorni scandite dalle polemiche e dai mal di pancia del centrodestra. In attesa dell’incontro chiarificatore tra la leader del partito vincitore alle scorse elezioni e Silvio Berlusconi di Forza Italia assicura: “C’è un tempo per le discussioni, le ambizioni personali ma anche per le decisioni. Gli italiani ci chiedono di essere seri e responsabili per affrontare i problemi”.

Che chiude con un auspicio: “Alla fine credo andremo insieme alle consultazioni, c’è una sola coalizione in campo e un solo piano, quello del centrodestra al governo. Diversamente non può essere”. Il capogruppo uscente di Fratelli d’Italia, Francesco Lollobrigida, spiega in un’intervista a “Repubblica” che “noi siamo disposti a qualsiasi cosa per rispondere agli impegni assunti con gli italiani. L’obiettivo di tutti dev’essere il bene del Paese, scegliere insieme una squadra per realizzarlo ed essere leali reciprocamente”.

Gli appunti di Berlusconi

Quanto al risentimento per quello che è accaduto, per la diserzione dei forzisti in Senato e per gli aggettivi non carini contenuti nei famosi appunti di Berlusconi aggiunge: “Giorgia non conosce il rancore e qualsiasi arrabbiatura, se emersa, sarà sopita dall’interesse generale. Io provo a credere a quello che ha detto il senatore Occhiuto: ovvero che i punti scritti da Berlusconi descrivevano le affermazioni fatte da altri senatori del gruppo. Certamente il clima è trasceso: Giorgia ha sempre avuto rispetto per la storia politica di Berlusconi, pretende analogo rispetto non tanto per lei ma per i milioni di elettori che l’hanno votata”.

Su una cosa è sicuro: non è possibile un governo senza Forza Italia: “A noi non è mai interessato governare solo per farlo, vogliamo coinvolgere le migliori energie dentro e fuori la politica. Se ci saranno queste condizioni, bene. Altrimenti neppure ci proviamo. E torniamo dagli elettori, riproponendo a quel punto una coalizione diversa dall’attuale ma ripartendo, per quanto riguarda Fd’I, dal consenso che abbiamo avuto. Però non credo che accadrà”.

L’invito di Crosetto 

Guido Crosetto, da sempre vicinissimo alla leader di Fratelli d’Italia, e in predicato di diventare ministro nel suo governo, in un’intervista al “Corriere della Sera” non condanna e non censura. Cerca di capire le difficoltà di rapporti politici e umani ma sa che uno scatto di sicuro arriverà, perché “la pazienza è la dote principale dei leader”. Per Meloni. si tratta di superare lo sgarbo del non voto di FI a La Russa e un foglietto pieno di critiche, da parte di chi sembra non riconoscerle la leadership. “Io credo sia difficile per chiunque accettare di non essere più nella posizione di chi dà le carte. Lo è per una persona normale, figuriamoci per chi come Berlusconi ha fatto cose straordinarie, da leader in ogni settore della propria attività. E’ nella natura umana”. Forse sono proprio la formazione, la strada percorsa, la provenienza di Meloni e Berlusconi a rendere difficile il rapporto: “In questo caso credo proprio che siano diverse le esigenze. Meloni ha un’occasione straordinaria sì, ma nel momento peggiore dal punto di vista economico e sociale forse dell’intero Dopoguerra. E deve pretendere di avere una squadra fatta dei profili migliori possibili, che le permettano di impostare e attuare il programma e affrontare le emergenze”. Da qui l’invito. “Se Berlusconi – conclude Crosetto – portasse persone della qualità di quelle che ha portato nelle sue aziende, saremmo a posto. Ci dia un Confalonieri, un Doris, una Marina Berlusconi, un Gianni Letta… Ci tiri fuori i talenti, i Gullit, i van Basten, i Baresi! Si aspetta il suo apporto anche su questo”.

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