Giorgetti: un nuovo meccanismo per il calcolo delle bollette - V&A
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Politica Sab 17 dicembre 2022

L'annuncio di Giorgetti: in primavera le bollette si calcoleranno in modo diverso

Dalla prossima primavera nelle bollette ci sarà un 70-80% di consumo a prezzo tutelato. Lo ha annunciato il ministro Giorgetti. L'annuncio di Giorgetti: in primavera le bollette si calcoleranno in modo diverso GIANCARLO GIORGETTI
Redazione Verità&Affari
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Il nuovo calcolo delle bollette

Il meccanismo dovrebbe in parte tenere sotto controllo i prezzi, in parte incentivare i risparmi. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha annunciato, nel corso della festa per i dieci anni di Fratelli d’Italia, un nuovo metodo di calcolo per le bollette di luce e gas. In arrivo, forse, dalla prossima primavera.

“Stiamo studiando un meccanismo in cui il calcolo della bolletta dovrebbe in un qualche modo incentivare il risparmio”, ha annunciato Giorgetti. “Cioè dare una fascia protetta di consumo, pari al 70-80% del consumo degli anni precedenti, tutelata allo stesso prezzo. Poi se qualcuno consuma di più paga un prezzo più elevato“. Il ministro riconosce che  “è un meccanismo molto complicato, che potrebbe esordire la prossima primavera”.

In questo momento, ha aggiunto Giorgetti, il problema del ministero è raccogliere e armonizzare tutti i dati. “Sicuramente proprio in queste ore il governo proporrà una norma che ci permetterà di avere tutte le informazioni che in questo momento sono diffuse in vari organismi e autorità“.  Il leghista ha quindi spiegato che “tutte le informazioni devono essere rese disponibili al governo e ai ministeri competenti, il ministero della Sicurezza energetica e quello dell’Economia. Se faccio una politica per sterilizzare gli impatti sulle famiglie e le imprese devo avere tutte le informazioni su come si forma il prezzo e come evolve giorno per giorno”.

Il nodo del price cap secondo Giorgetti

Sui prezzi, secondo Giorgetti, il ruolo più importante lo dovrebbe comunque giocare l’Europa. Il ministro non fa riferimento espressamente al tanto discusso price cap, a proposito del quale a Bruxelles si stanno collezionando fumate nere. Ma sottolinea che “la soluzione parte da una presa di coscienza, da una consapevolezza che dovrebbe esserci in Europa, perché un meccanismo di mercato classico in un momento eccezionale come questo non funziona. Nel momento in cui c’è una guerra infatti, non puoi pensare che il mercato della domanda e dell’offerta facciano un prezzo fair. No, quello è un prezzo drogato da situazioni eccezionali e dalla speculazione. E quindi i diversi Paesi Ue invece che farsi concorrenza tra loro e aumentando il prezzo dovrebbero concertare, come fanno i paesi produttori con l’Opec, una politica comune per ridurre il prezzo”.

Secondo Giorgetti, “se non c’è questa consapevolezza e se permangono diversi punti di vista in cui qualcuno pensa di fare da solo, allora si mette a rischio non solo il mercato dell’energia ma anche la trave fondante dell’Ue, il mercato unico”.

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