Nucleare, i favorevoli e i contrari al ritorno delle centrali in Italia
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In evidenzaPolitica Lun 29 agosto 2022

Nucleare, i favorevoli e i contrari al ritorno delle centrali in Italia

I prezzi alle stelle del gas e la crisi energetica hanno riacceso la discussione sul nucleare in Italia, tema elettorale. Nucleare, i favorevoli e i contrari al ritorno delle centrali in Italia
Emanuele Bonora
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Emanuele Bonora

Giornalista de La Verità, esperto di nuovi media. Responsabile dell'edizione online del quotidiano e delle strategie digitali.

Il nucleare in Italia

I prezzi alle stelle del gas e la crisi energetica hanno riacceso anche in Italia la discussione sulle centrali nucleari, trasformandolo in un tema da campagna elettorale. Questo mentre Stati Uniti, Francia e Germania stanno parlando di come mantenere in funzione diversi reattori decenni dopo la scadenza delle loro licenze operative originali. Il Belgio, ad esempio, si sta muovendo per far sì che due reattori che avrebbero dovuto chiudere nel 2025 possano restare in attività fino al 2036.

La Germania, che doveva dismettere suoi reattori entro la fine di quest’anno, sta ora discutendo come proseguire per compensare il problema del gas di quest’inverno. In Giappone la maggiore parte delle centrali nucleari è rimasta ferma dopo il disastro di Fukushima, ma ora si sta pensando di riaprirle. E l’Italia?  Partiamo con il ricordare che il tema del nucleare in Italia dall’atomo è stato per anni un tabù dopo l’esito del referendum del 1987. E che nonostante tutto questo tempo non è stata ancora trovata una soluzione per le scorie prodotte allora. 

Cosa ne pensa il centrodestra

Tuttavia, la discussione sul nucleare si è riaccesa, diventando uno dei temi forti della campagna elettorale. “L’Italia non può fare a meno del nucleare – ha detto il leader della Lega Matteo Salvini -. L’energia di nucleare di ultima generazione è la forma di energia più sicura e pulita al mondo, solo col nucleare l’Italia potrà essere un Paese finalmente libero”. E anche il presidente di Forza Italia Silvio Berlusconi ha assicurato: “Riprenderemo in mano la ricerca sul nucleare di quarta generazione, come tutta l’Europa ha deciso di fare: la ricerca che ci potrà dare in futuro energia pulita e sicura in grande quantità”.

Centrosinistra e 5 Stelle

Il terzo polo, con il leader di Azione Carlo Calenda, chiede “un mix di gas e rinnovabili oggi, con ripresa della produzione nazionale e rigassificatori per non essere dipendenti dalla Russia e un mix nucleare rinnovabili per raggiungere sicurezza energetica ed emissioni zero”. Contrari al ritorno del nucleare il centrosinistra e Movimento 5 Stelle. “L’inclusione del nucleare è per noi radicalmente sbagliata. E il gas non è il futuro, è solo da considerare in logica di pura transizione verso le vere energie rinnovabili“, aveva fatto sapere il segretario del Pd Enrico Letta. Un no ribadito anche da Giuseppe Conte dei 5 Stelle. “I cittadini lo hanno rifiutato. Se e quando dalla ricerca arriveranno nuove soluzioni le valuteremo”, aveva detto.

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