Price cap, rigassificatore e nucleare. Il ministro: «Questa la strada»
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Politica Ven 25 novembre 2022

Price cap, rigassificatore e nucleare. Il ministro: «Questa la strada»

Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, ai microfoni di “24 Mattino” è tornato a parlare del gas. Price cap, rigassificatore e nucleare. Il ministro: «Questa la strada»
Redazione Verità&Affari
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Il ministro Pichetto Fratin sul gas

“C’è stata una discussione aperta, io ho proposto di togliere il tetto, non c’è stato il muro contro muro, c’è volontà di trovare delle soluzioni di equilibrio. Il giudizio finale non è negativo”. Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, ai microfoni di “24 Mattino” su Radio24 è tornato a parlare del Consiglio europeo sul tetto al prezzo del gas. Non si può quindi parlare di fallimento, sostiene il ministro, “perché dopo sei mesi che si discuteva solo sul titolo, da una decina di giorni abbiamo una proposta che l’Italia per prima non condivide insieme ad altri Paesi. Però almeno abbiamo una proposta”, ha aggiunto. “Il clima era buono, che si arrivi ad una soluzione lo vedremo strada facendo. Già ieri sera le strutture tecniche si parlavano, è una cosa da considerare”, ha concluso.

“Questo inverno possiamo correre dei rischi minimi in caso di picchi, sul prossimo inverno c’è una preoccupazione, dobbiamo riempire gli stoccaggi senza i 30 miliardi di metri cubi della Russia”, ha aggiunto il ministro, che poi si è allargato anche sul tema nucleare, precisando: “Un discorso è la mia opinione sul nucleare, tutti attorno a noi lavorano al nucleare, noi stiamo qui senza nucleare. Io spero che si possa fare una valutazione sul nucleare nuovo”. 

Sul ricorso al Tar di Piombino “avrei preferito non ci fosse stato, è legittimo però e spero che ci dia ragione”. Ma ha affermato che il rigassificatore di Piombino, nell’ottica del 2023, “ci garantirebbe qualche miliardo di metro cubo di gas, averne meno vorrebbe dire non riuscire a riempire gli stoccaggi e dovremmo cercare soluzioni alternative. Aspettiamo la decisione del Tar”.

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