Sottosegretari, Berlusconi presenta il conto. Nodo moderati per Meloni
Le richieste sono note: Forza Italia vuole 12 sottosegretari. Un tentativo di riequilibrare i rapporti di forza dentro la colazione.I nomi contesi dei sottosegretari
Una settimana al massimo per sciogliere le riserve e completare la squadra di sottosegretari, vice ministri e presidenti di commissione del governo Meloni. Le richieste sono note: Forza Italia vuole 12 sottosegretari. Un tentativo di riequilibrare i rapporti di forza dentro la colazione. La Lega non è da meno e FdI mette sul piatto della bilancia il risultato elettorale. Troppi desiderata per le posizioni sul tavolo. Dal Cdm di lunedì si potrebbe avere un quadro più definito.
Il metodo che sarà utilizzato sarà, ancora una volta, quello del peso del voto. Ma c’è un altro nodo che si ritroverà a dover sciogliere Giorgia Meloni. Ovvero, vedere come poter accontentare le pretese di Noi moderati, la cosiddetta quarta gamba del governo. Il partito rivendicherebbe due posti. Maurizio Lupi, presidente di Noi con l’Italia e capo politico dell’alleanza centrista, spingerebbe per Renzo Tondo, mentre Giovanni Toti avrebbe indicato Giorgio Silli o Ilaria Cavo. Nomi, però, non condivisi né da Udc e Coraggio Italia.
Silvio Berlusconi sarebbe, invece, in vantaggio nella trattativa per i posti nell’esecutivo. Nelle caselle da sottosegretario sarebbero blindati i nomi di Alberto Barachini, Matteo Perego e Giuseppe Mangilavori, così come Ugo Cappellacci e Matilde Siracusano, allo stato, unica donna in lizza. A questi si aggiungerebbero tre viceministri: Francesco Sisto alla Giustizia, Valentino Valentini al Mise e Paolo Barelli al Viminale.