Caos sul voto, alle urne con 51 leggi diverse. Nodo raccolta firme
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Da non perderePolitica Mer 10 agosto 2022

Caos sul voto, alle urne con 51 leggi diverse. E anche la raccolta firme è un ginepraio

La Camera pubblica un vademecum di 439 pagine. Alle urne regolati da 51 leggi diverse: scegli rosso a Milano ed eleggi nero a Bari Caos sul voto, alle urne con 51 leggi diverse. E anche la raccolta firme è un ginepraio
Franco Bechis
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Franco Bechis

Il caos sulle regole del voto

Il volume è stato sfornato il 27 luglio scorso dal servizio studi della Camera dei deputati, sul cui sito Internet oggi è a disposizione di chiunque voglia scaricarlo. Il titolo è semplice: Manuale elettorale – Norme per le elezioni politiche 2022, ma è la sola cosa di non difficile comprensione che contiene. Basta un solo altro numero per fare comprendere il ginepraio che ora dovranno affrontare partiti, candidati e pure tutti noi che abbiamo il diritto di votare. Il numero è quello delle pagine del manuale elettorale: 439 in tutto, perché in meno non era possibile fornire un quadro completo del “come ci si candida e come si vota”.

Già, perché non esiste una legge elettorale unica come uno penserebbe, visto che si scrive ovunque che si vota con il Rosatellum. Quella che porta il nome dell’allora Pd ed ora Italia Viva Ettore Rosato non è in realtà una legge (ed è per altro stata modificata per la riduzione dei parlamentari), ma una macedonia mista, un collage se si preferisce che incolla un po’ qui, prende un pizzico di là, aggiunge qualcos’altro a una vecchia legge, inserisce un comma in un’altra e alla fine crea una grandissima confusione. Il Manuale messo insieme dalla Camera almeno ce la racconta giusta.

A regolare queste settimane che ci separano dal voto, a stabilire cosa fare quella domenica e come calcolare poi i risultati nei giorni successivi ci sono una legge costituzionale che ha modificato alcuni articoli importanti della carta fondamentale, due provvedimenti di autorità (uno del Garante della privacy e uno dell’Autorità di garanzia nelle comunicazioni), un decreto del ministero delle Comunicazioni, 4 decreti legislativi, 7 decreti del presidente della Repubblica, 8 decreti legge e 28 leggi della Repubblica italiana. In tutto 51 provvedimenti legislativi che regolano ancora oggi il diritto più fondamentale di una democrazia: scegliere i propri rappresentanti al Parlamento nazionale e attraverso essi anche da chi essere governati.

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