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EconomiaPrimo piano Gio 29 dicembre 2022

Autostrade, a gennaio arrivano gli aumenti per gli automobilisti

Per inizio anno aumenti fra il 2 e il 4%. Ma per i concessionari i rincari sono più bassi dell'inflazione. L'ultima parola spetta al governo Autostrade, a gennaio arrivano gli aumenti per gli automobilisti Autostrade
Redazione Verità&Affari
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Il decreto di San Silvestro fisserà gli aumenti a partire da Capodanno

Le società titolari di concessioni autostradali battono cassa. E chiedono al governo aumenti compresi fra il 2 e il 4%. L’incremento è notevolmente inferiore all’inflazione che ormai viaggia su tassi di crescita a due cifre. Ma rappresenta comunque un aggravio di spesa per le famiglie e le imprese. L’ultima parola spetterà al governo di Giorgia Meloni che dovrà decidere sul da farsi entro il 31 dicembre. Salvo colpi di scena, l’aumento delle tariffe arriverà a gennaio.

Per i concessionari, la maggior parte delle tariffe sono bloccate dal 2018

Dopo tragedia del Ponte Morandi, avvenuta nell’estate di quattro anni fa, non ci sono stati incrementi sui pedaggi. Nel 2022.l’unica eccezione è stata la tratta A21 Piacenza-Brescia, gestita dal gruppo Gavio attraverso Autovia Padana che ha spuntato un incremento tariffario del 5,45 %.  Di qui le richieste depositate sul tavolo del ministero delle Infrastrutture e trasporti (Mit) e del Tesoro che dovranno decidere tenendo in debito conto il piano di investimento economico-finanziario di ogni gruppo.

In Francia e in Spagna i rispettivi governi hanno già dato il via libera agli incrementi dei pedaggi con aumenti rispettivamente del 4,7 e del 4%. Tuttavia Abertis, società controllata da Altantia, aveva inizialmente chiesto un rialzo dell’8,4% che il governo non ha voluto accordare per evitare di pesare eccessivamente su automobilisti ed autotrasportatori. 

Aspi e Gavio passano all’incasso. L’Autostrada dei Parchi resta a bocca asciutta

Nessun aumento previsto per l’Autostrada dei Parchi, che gestisce le autostrade A24-A25 Roma-L’Aquila-Teramo, nè per Autostrade Alto Adriatico, società controllata dalle Regioni Friuli Venezie Giulia (67%) e Veneto (33%). Aspi, che ha approvato un piano di investimenti per manutenzione da oltre 21 miliardi, sta tentando di ottenere un aumento del 2 per cento. Gavio invece, come riferisce Il Sole24ore, avrebbe chiesto un incremento delle tariffe del 3,5% per la tangenziale esterna di Milano. Richiesta analogada parte dell’Autobrennero e Brebemi Autobrennero, la concessionaria della A22 Modena-Brennero, avrebbe domandato al governo di autorizzare aumento nell’ordine del 3 per cento. 

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