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Primo piano Mar 13 dicembre 2022

Borsa, l'inflazione Usa trascina Milano. Bene Banco Bpm (come previsto) e Eni

A Milano Piazza Affari chiude con un rialzo dell'1,37%. A influire sulla giornata sono i dati provenienti da Oltreoceano. Borsa, l'inflazione Usa trascina Milano. Bene Banco Bpm (come previsto) e Eni BORSA PIAZZA AFFARI
Nino Sunseri
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Nino Sunseri

Giornalista economico finanziario da oltre 50 anni, ha cominciato nel 1974 al Giornale di Sicilia. Ha lavorato rivestendo ruoli di caposervizio e inviato per il Corriere della Sera, La Repubblica e Libero.

La giornata alla Borsa di Milano

Chiusura in rialzo per le Borse europee. L’inflazione americana, che a novembre non solo ha rallentato ma è anche cresciuta meno delle attese, ha fatto tirare un sospiro di sollievo.

Gli investitori scommettono che la Federal Reserve nei prossimi mesi alzerà il costo del denaro in maniera meno decisa rispetto agli ultimi quattro meeting quando è stato varato un ritocco di 75 punti base. Già domani dovrebbe essere annunciato un progresso di 50 punti base. A ruota anche la Banca centrale europea, giovedì, non dovrebbe riservare sorprese, rivedendo il costo del denaro di 50 punti.

I listini, dopo l’incertezza delle ultime sedute, hanno festeggiato, pur rallentando il passo rispetto ai massimi toccati nel pomeriggio. Milano ha chiuso con un progresso dell’1,37%, mentre lo spread si è attestato sul finale a 188 punti e il rendimento dei titoli a dieci anni si è portato al 3,78%.

Fari puntati su Banco Bpm

A Piazza Affari l’attenzione, come previsto già dalla mattinata, si è  concentrata su Banco Bpm (+4%), visto che ieri in tarda serata è stato reso noto Fondazione Enasarco ha acquistato l’1,97% del capitale. Ha offerto 3,4 euro a premio dell’8% circa sui valori di mercato e spendendo 101,5 milioni.

La mossa, oltre a riaccendere i riflettori sulle azioni, ha dato il via a una girandola di ipotesi. La Fondazione potrebbe ad esempio entrare nel patto di consultazione, formato da fondazioni ed enti previdenziali, che ad oggi raccoglie circa l’8% del capitale di Banco Bpm, spingendo la partecipazione al di sopra di quella dell’azionista francese, Credit Agricole, oggi al 9,2%. Insomma potrebbe profilarsi una guerra all’orizzonte tra i soci, anche in vista di eventuali operazioni straordinarie o anche del cambio della guardia al board, in calendario l’anno venturo.

La mossa di Enasarco ha per altro spinto in alto anche le azioni di Anima (+1,96%), società nella quale il Banco Bpm ha una quota del 20,6%. Sono andate bene anche le altre banche, con Unicredit che, guadagnando l’1,3%, tenta di riavvicinarsi alla soglia dei 13 euro.

A Piazza Affari si sono distinte le Pirelli (+4,17%) e le Moncler (+3,15%). Quest’ultime beneficiando dell’allentamento delle misure di sicurezza contro il Covid in Cina e a Hong Kong. Hanno fatto bene anche le Stm  (+3,48%) che con una seduta di ritardo hanno risposto alle sollecitazioni  legate ai buoni risultati di Broadcom e alle indiscrezioni sui possibili tagli delle importazioni cinesi di chip da parte del Giappone.  Ferrari ha registrato un +0,8%, nel giorno della nomina di Fed Vasseur a team principal, al posto di Mattia Binotto.

Il rimbalzo del petrolio fa bene a Eni

Sul fronte dei cambi, l’euro si è rafforzato a 1,0653 dollari  Il prezzo del gas è stabile a 137 euro al MWh (+0,3%), nel giorno in cui il Governo di Giorgia Meloni ha sollecitato il sostegno a «soluzioni europee, sempre più urgenti, al fine di contenere i prezzi del gas». Rimbalzo del petrolio con il Wti di gennaio che scambia a 75,65 dollari al barile (+3,39%). Queste indicazioni hanno confermato le previsioni che vedevano l’Eni in buona giornata (+1,51%).

 

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