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PoliticaPrimo piano Mar 23 agosto 2022

Calenda vuole un tetto al prezzo delle rinnovabili invece che al gas

Carlo Calenda lancia la sua terza via sulla crisi energetica: un tetto al prezzo non del gas, ma delle rinnovabili che già guadagnano tanto Calenda vuole un tetto al prezzo delle rinnovabili invece che al gas
Chris Bonface
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Chris Bonface

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Carlo Calenda vuole mettere un tetto al prezzo delle rinnovabili, invece che a quello del gas. Il leader di Azione ha sintetizzato la sua proposta in un video che riportiamo qui sotto integralmente ribaltando la discussione oggi in corso fra Enrico Letta e il centrodestra.

 

Secondo Calenda “l’energia elettrica è prodotta per il 40% dal gas e per il resto da un mix di fonti che sono rinnovabili”. La sua proposta è che il Gse compri tutte le fonti di energia elettrica, pagando a prezzo di mercato il gas e a prezzo imposto le altre fonti “che stanno facendo un sacco di soldi”.

Il prezzo “politico” imposto alle rinnovabili sarebbe di 70 euro a mwh. A quel punto il prezzo totale della energia scenderebbe a 330-350 euro a mwh che sono un po’ più della metà degli attuali 600 euro a mwh. In più andrebbe portato a 100 euro a mwh il prezzo per le aziende energivore in crisi (comprese quelle conserviere). Lo Stato metterebbe la differenza che secondo Calenda sarebbe di 10 miliardi di euro l’anno.

PANNELLI SOLARI

Resta comunque il problema del razionamento del gas, perché da settembre a marzo l’Italia consuma normalmente 51 miliardi di metri cubi. Ne abbiamo 12 negli stoccaggi, poi 2 andrebbero risparmiati riducendo un po’ il consumo pubblico e privato. Altri 33 miliardi arrivano da fonti diverse da quella russa. Si va a 47 miliardi, che diventano 49 con un pochino di carbone e un aumento della produzione.

Alla fine ne mancano 2 miliardi, ma se arriva un freddo inatteso a febbraio e marzo l’Italia sarebbe nei guai. Soluzione di Calenda? Sbloccare subito con diktat del presidente della Regione Toscana l’arrivo della nave rigassificatore a Piombino. Ma non è l’intenzione di quel governatore, Eugenio Giani.

Chris Bonface

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