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EconomiaPrimo piano Sab 03 dicembre 2022

Delisting, una ventina le aziende uscite da Piazza Affari nel 2022

L'ultima ad annunciare l'addio a Piazza Affari è  Dea Capital. Ma sono una ventina le società che hanno lasciato la Borsa nel 2022 Delisting, una ventina le aziende uscite da Piazza Affari nel 2022
Redazione Verità&Affari
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L’ultima a lasciare è Dea Capital

Tante le aziende che hanno lasciato Piazza Affari nel 2022. L’ultima ad annunciare l’addio è  Dea Capital. E anche se il fascino della Borsa non va in soffitta, anche nel 2022 sono in tanti ad aver detto addio alla quotazione sul listino milanese. Una strada che è stata intrapresa nel 2022 da una ventina di titoli, più o meno come nel 2021. A dare il via è stata Cerved, a inizio febbraio, dopo la fusione per incorporazione in Castor Bidco, una volta completata l’offerta d’acquisto. Solo in un caso, che è quello di Exor, l’uscita è stata propedeutica a traslocare su un altro listino, l’Euronext di Amsterdam.

La defezione della galassia Benetton

L’ultima fuga andata in porto è quella di Banca Finnat dei Nattino. Nella galassia dei Benetton, a Opa conclusa, è pronta Atlantia. E nel 2023 sarà la volta di Autogrill, con le nozze con Dufry, che resterà invece quotata alla Borsa di Zurigo. La più ‘fresca’ è invece Dea Capital con De Agostini, che ha lanciato l’Opa proprio in questi giorni. Il ritiro da Piazza Affari assicurerà, è stato spiegato, una maggiore flessibilità nella gestione, oltre che un risparmio di costi.

Via da Piazza Affari, dalle banche all’immobiliare

Ci sono poi gli addii come quello di Carige, finita sotto il controllo di Bper. A settembre l’istituto di Genova ha lasciato la Borsa dopo 27 anni. Tra le assicurazioni della lista fa parte la veronese Cattolica, confluita nelle Generali. Il delisting riguarda un po’ tutti i settori. Nell’energia ha lasciato Falck Renewables, che ha poi cambiato nome in Renantis, dopo l’uscita dei Falck e l’ingresso di JP Morgan. Nel settore immobiliare l’avventura in Borsa è durata circa 6 anni per la Coima Res di Manfredi Catella. Poi la decisione di ridisegnare la strategia con l’opa del veicolo Evergreen in mano a Qatar holding. Nell’alimentare, invece, le azioni di La Doria, la cui maggioranza è stata acquisita nell’ottobre del 2021 dall’Investindustrial di Andrea Bonomi, sono state invece revocate a maggio dalle quotazioni. Nella moda a salutare il listino sono state le borse di Fedon. Ma anche nel calcio c’è chi ha lasciato. Lo ha fatto l’As Roma, dopo 22 anni, e con Dan Friedkin proprietario del club giallorosso.

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