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Primo piano Lun 12 dicembre 2022

Portare a 10 euro il limite dei buoni elettronici esentasse, la proposta di Fratelli d'Italia può passare

L'emendamento propone di aumentare a 10 euro il valore dei buoni pasto elettronici che non concorrono a formare l'Irpef Portare a 10 euro il limite dei buoni elettronici esentasse, la proposta di Fratelli d'Italia può passare
Redazione Verità&Affari
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Redazione Verità&Affari

L’emendamento alla manovra

Aumentare a 10 euro il valore dei buoni pasto (solo se elettronici) che non concorrono a formare il reddito del lavoro dipendente, e dunque non sono assoggettati a Irpef. Lo prevede un emendamento di Fratelli d’Italia alla manovra, tra i segnalati in commissione Bilancio alla Camera, con l’obiettivo di dare un impulso all’elargizione dei buoni da parte del datore di lavoro. Attualmente non concorrono al reddito i buoni pasto fino a 4 euro, aumentati a 8 euro se elettronici. La proposta di FdI è quella invece di aumentare la dotazione dei buoni pasto esentasse a 10 euro prevedendo che restino fuori dal reddito, però, solo se “in forma elettronica o digitale”.

Come detto, oggi non concorrono al reddito i buoni pasto fino a 4 euro, aumentati a 8 euro se elettronici. Per questo motivo solo l’eventuale maggiore valore sarà pertanto assoggettato a tassazione. L’emendamento è stato segnalato e quindi vuol dire che c’è un’indicazione del partito di maggioranza perché vada in votazione. Da ricordare, infatti, che è prassi che i gruppi parlamentari diano indicazione sui tanti emendamenti proposti. Con la scritta “Non segnalato” si fa riferimento a una modifica normativa depositata e considerata ammissibile che non sarà comunque posta al voto dell’aula.

Nei prossimi giorni se ne saprà di più. A partire da giovedì infatti inizieranno le votazioni che procederanno a oltranza fino a domenica con l’obiettivo di approdare in Aula il 20 dicembre. Per mercoledì è invece atteso il parere della Commissione europea sulla manovra. 

 

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