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GovernoPrimo piano Mar 07 marzo 2023

Festa della Donna, il regalo della Meloni: vertice rosa nelle partecipate

Per la presidente del consiglio: "Non ci saranno più ruoli preclusi alle donne". Presto la prima donna ad in una partecipata Festa della Donna, il regalo della Meloni: vertice rosa nelle partecipate
Redazione Verità&Affari
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La promessa della premier

“Non ci saranno più ruoli preclusi alle donne. Oggi rimuoviamo uno specchio e lo sostituiamo con una foto. Ma c’è un altro specchio che possiamo rimuovere, quel momento non è lontano come può sembrare”. Queste le parole della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla presentazione del nuovo allestimento della Sala delle Donne alla Camera, dove è stata aggiunta la sua fotografia, al posto dello specchio collocato in attesa della prima donna presidente del Consiglio. L’altro specchio rimasto, è quello dove ognuna si può rispecchiare immaginando di diventare la prima presidente della Repubblica.

La Sala delle Donne inaugurata nel 2016, nel corso della XVII legislatura, ospita i ritratti delle 21 deputate elette all’Assemblea costituente, delle prime 11 sindache elette tra la primavera e l’autunno del 1946 e delle donne che per prime hanno ricoperto le più alte cariche delle Istituzioni della Repubblica italiana.

La sfida è il primo amministratore delegato donna in una partecipata

“Qualsiasi cosa ho fatto nella mia vita, i più hanno scommesso sul mio fallimento. C’entra il fatto che sono una donna? Per me probabilmente sì. Lo racconto per dire che c’è una buona notizia. Alle donne di questa nazione voglio dire che il fatto di essere sottovalutate è un grande vantaggio, perché spesso non ti vedono arrivare” ha affermato.

“La sfida è quando avremo il primo Ad di una società partecipata statale donna, è uno degli obiettivi che mi do. Lo dico alla vigilia di una scelta importante per il governo. Il vero tetto di cristallo non si rompe arrivandoci ma dimostrando che si può fare molto bene, non dico meglio, dico molto bene”, ha aggiunto.

L’8 marzo deve essere una giornata di orgoglio e consapevolezza

“L’8 marzo non deve essere una giornata di rivendicazioni di ciò che gli altri devono concedere alle donne, ma deve essere una giornata di orgoglio e consapevolezza di quello che noi possiamo fare, piaccia o no agli altri. Ed è esattamente il messaggio con cui mi sento di spronare tante donne che magari pensano di non poter andare oltre un determinato obiettivo. Invece devono ricordare, e faremo il possibile affinché abbiano gli strumenti, che con la volontà e la consapevolezza possono raggiungere qualunque tipo di obiettivo”, ha affermato Meloni.

Teleborsa

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