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EconomiaPrimo piano Lun 09 gennaio 2023

Multe, sindaci contro lo stralcio. Pesa sui conti dei comuni

Per l'Anci il mini-condono mette in difficoltà gli enti. Possono cassare le cartelle solo gli amministratori che si sono affidati alle Entrate Multe, sindaci contro lo stralcio. Pesa sui conti dei comuni Il numero uno dell'Anci, Antonio Decaro, sindaco di Bari
Redazione Verità&Affari
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Stralcio delle multe in salita

Lo ha ammesso il presidente dell’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), Antonio Decaro, sindaco di Bari. Difficile che i comuni italiani possano rinunciare a dei crediti vantati nei confronti dei contribuenti visto che le amministrazioni locali sono in rosso per 600 milioni. Per non parlare del fatto che non si tratta di noccioline: ci sono infatti 500 milioni di multe da condonare per circa 8 milioni di contribuenti. Così lo stralcio delle cartelle esattoriali fino a mille euro comprese fra il 2000 e il 2015 rischia di non funzionare. 

L’obiettivo del governo è realizzare una pulizia di bilancio

L’intento della norma appena approvata è eliminare dalla contabilità pubblica dei crediti ritenuti difficilmente esigibili. Il meccanismo è automatico per le imposte generali come Irpef e Iva, mentre prevede il via libera dei sindaci per i tributi locali (dall’Imu alla tari fino alle contravvenzioni).

Il problema è che l’operazione di stralcio mette a dura prova i conti delle amministrazioni locali, già alle prese con gli aumenti delle bollette e i problemi di riscossione delle imposte. Con tanto di conseguente riduzione dei servizi per i cittadini. Non a caso l’esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di lasciare ai sindaci la decisione finale sullo stralcio previsto dalla legge di bilancio.

Al momento, non ci sono certezze. Anche se, come riferisce il Messaggero, i sindaci di Roma e di Milano, rispettivamente Roberto Gualtieri e Giuseppe Sala, hanno già fatto sapere che non intendono dare seguito al mini-condono. Per formalizzare la decisione degli amministratori locali c’è però ancora un po’ di tempo: la scelta definitiva dovrà infatti essere comunicata al Tesoro entro fine mese. 

Nella norma c’è poi un problema di carattere tecnico

L’Anci ha evidenziato che la legge consente lo stralcio per le cartelle sotto i mille euro solo per le amministrazioni che si sono affidate per la riscossione all’Agenzia delle Entrate. E cioè grosso modo per la metà dei 7900 comuni italiani. Ci sono infatti enti locali che recuperano direttamente i tributi attraverso un servizio interno, oltre ad enti che hanno affidato l’incarico della riscossione a società private. Per mettere gli amministratori locali nelle condizioni di scegliere è necessario un intervento del legislatore. 

Sullo sfondo resta un tasso di riscossione basso

A livello nazionale le amministrazioni riescono a recuperare il 45% con situazioni molto differenti da comune a comune e da Nord a Sud. A Napoli, ad esempio è stato recuperato appena il 15,9%, a Roma il poco più del 35% mentre a Milano si sale al 55%. La partita insomma non è affatto facile anche perché alcuni amministratori temono che il mini-condono possa indirettamente avere un impatto sugli incassi futuri delle imposte locali e contravvenzioni

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